Ophelia 1851-2 by Sir John Everett Millais, Bt 1829-1896
Arte

Speciale mostre 2019. Seconda parte

Continuiamo il nostro excursus sulle mostre in Italia per l’anno in corso segnalandovi cosa vedere a Milano e Venezia.

 

● MILANO

Che Milano sia una città sempre più culturale e votata all’arte, è cosa che ormai i milanesi sanno, ma anche i tanti stranieri che la scelgono sempre più come meta per le vacanze. Ecco i nostri consigli per le mostre da vedere, suddiviso per Musei, durante tutto l’anno in corso.

mostre milano 2019
ANTONELLOAntonello da Messina – San Girolamo nello studio

Antonello da Messina, Paolo Grassi, De Chirico a Palazzo Reale

Anche per il 2019, come per il 2018, Palazzo Reale si presenta come una delle sedi in cui sono presenti le mostre più interessanti. La prima, in ordine d’apparizione, è quella che prenderà il via il 26 gennaio e che vede protagonista Paolo Grassi. Il fondatore del Piccolo Teatro insieme a Giorgio Strehler e Nina Venchi, a 100 anni dalla sua nascita.

Neanche un mese dopo – dal 21 febbraio – è la volta di un artista molto amato: Antonello da Messina.  Con l’intento di indagare la sua arte con “uno sguardo analitico, preciso, capace di mettere a fuoco ogni singolo tratto della sua tecnica senza eguali”. Per questo ci saranno, oltre alle opere, anche i taccuini di Giovan Battista Cavalcaselle, critico che ricostruì il catalogo del collega siciliano. Una curiosità:  non si sa ancora se ci  sarà anche la famosa Annunciata. Al momento – hanno detto dal Comune, – stanno trattando con la Sicilia ma sono “confidenti che ci sarà questa così come altre opere”.

A giugno invece sarà la volta dei Preraffaelliti e l’Italia, mostra organizzata in collaborazione con la Tate Britain. Si basa sulla celebre collezione d’arte preraffaellita del museo di Londra e include opere come l’Ofelia di Millais e la Lady of Shalott di Waterhouse.

Finita l’estate, a Palazzo Reale inizierà un’altra mostra di tutto rispetto dedicata a Giorgio De Chirico, che sarà raccontato attraverso le sue tele più significative. Un taglio diverso che approfondisce la sua vita e la sua arte negli anni ’20 fino ai Bagni Misteriosi degli anni ’30.

Sempre a Palazzo Reale, fra le varie mostre dedicate al Genio nel 2019, si potrà vedere a ottobre la Cena di Leonardo per Francesco I. Un capolavoro di seta e argento, per la prima volta in esposizione dopo il suo restauro. Si tratta della copia che Leonardo realizzò ad arazzo tra il 1505 e il 1510. Un arazzo che, insieme a poche altre copie nei primi anni del ‘500, ha contribuito a diffondere l’arte di Leonardo nel mondo.

De Pisis al Museo del Novecento

De Pisis e Lucio Fontana al Museo del Novecento

Anche il contiguo Museo del Novecento presenta diverse mostre di tutto interesse come “Lucio Fontana. Omaggio a Leonardo” con cui si mette in relazione la ricerca artistica di Lucio Fontana, in particolare negli anni ’30, con l’opera di Leonardo da Vinci. Riflessioni che partono dai tre disegni di battaglia e cavalli pubblicati sulla monografia di Morosini fino ad arrivare al tema delle battaglie e dei cavalli con o senza cavaliere disegnati da Fontana.

Al Museo del Novecento, ci sarà poi la monografica dedicata all’artista ferrarese Filippo De Pisis con cui si indagherà il suo lungo percorso pittorico attraverso le diverse fasi e i diversi viaggi tra Ferrara, Roma, Venezia, Cortina ee ovviamente Milano nonché i viaggi all’estero che hanno influenzato la sua attività.

Canova, Morbelli e Andrea Ventura alla GAM

Anche la Galleria d’Arte Moderna non sarà da meno nel 2019. Tra i nomi sicuramente spicca Antonio Canova con Teste Ideali, mostra che prenderà il via a ottobre e che punterà sulla genesi e l’evoluzione delle “teste ideali”. Un filone fortunatissimo in cui lo scultore indaga le infinite variazioni del bello ideale.

La GAM, inoltre, rende omaggio ad Angelo Morbelli. Uno dei protagonisti della pittura divisionista, e ad Andrea Ventura, uno degli illustratori più noti nel panorama artistico internazionale che ha realizzato splendide tavole sulla storia delle collezioni della GAM, in particolare alcuni capolavori ottocenteschi.

Lichtenstein, gli Impressionisti e il Giappone al Mudec

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Roy Lichtenstein Sunrise 1975, in mostra al Mudec dall’1 maggio all8 settembre 2019

Protagonista per ora con le mostre dedicate a Klee,  Banksy e SteveMcCurry, il Mudec lo sarà anche nel 2019 proseguendo la strada di approfondimento delle relazioni tra mondi diversi con un progetto espositivo che indaga il rapporto tra Impressionismo e giapponismo. Ed è sempre l’Estremo Oriente il riferimento del confronto culturale all’interno del progetto espositivo dedicato a Roy Lichtenstein.

Mostra che propone una rilettura del lavoro dell’artista americano attraverso 70 Editions – multipli che hanno giocato un ruolo cruciale nella sua opera. Si spazierà dai soggetti pop degli anni ’60 fino agli anni ’90 provenienti da collezioni museali private americane ed europee. Focus, poi, anche sulla conoscenza della grafica orientale in cui l’artista evoca la comparazione con i grandi maestri della tradizione cinese e giapponese.

Leonardo al Castello Sforzesco e la riapertura della Sala delle Asse

Leonardo da Vinci e il Castello Sforzesco sono i grandi protagonisti di questo 2019. Diverse sono le mostre che il Castello dedicherà al Genio e al suo rapporto con Milano.

Oltre a riaprire al pubblico la Sala delle Asse con un intervento multimediale che guiderà i visitatori nella lettura della grandiosa opera ideata per celebrare Ludovico il Moro. Proporrà ai visitatori un tour virtuale alla scoperta dei luoghi di Leonardo a Milano, così come l’artista li doveva vivere durante i suoi soggiorni milanesi.

● VENEZIA

Il prossimo anno vede Venezia al centro della scena italiana con la 58ª Biennale d’Arte dal titolo “May you live in interessino times”, mostra fra le mostre, curata da Ralph Rugoff che si svolgerà dall’11 maggio al 24 novembre 2019.

Luc Tuymans, Ballone, 2017

 Palazzo Grassi

 La monografica di Palazzo Grassi  è dedicata a Luc Tuymans (24 marzo 2019 – 6 gennaio 2020) con la mostra “La Pelle”, dal titolo del libro di Curzio Malaparte pubblicato nel 1949, curata da Caroline Bourgeois e ideata insieme all’artista stesso che raccoglie oltre 80 opere, per la maggior parte riferite alla produzione pittorica di Tuymans, con una selezione di dipinti che vanno dal 1986 a oggi, provenienti dalla Collezione Pinault, da musei internazionali e collezioni private, insieme a un’opera site specific realizzata per gli spazi di Palazzo Grassi

Punta della Dogana

La mostra collettiva “Luogo e Segni” (24 marzo 15 dicembre 2019) a cura di Martin Bethenod, direttore di Palazzo Grassi – Punta della Dogana, e Mouna Mekouar, curatrice indipendente. In mostra i lavori di una trentina di artisti, tra cui un’opera di Carol Rama che dà il titolo alla mostra.

Vassily Kandinsky, Rosso, Giallo, Blu

Palazzo Zaguri

“Da Kandinsky a Botero. Tutti in un filo “Quando Vassily Kandinsky, precursore e fondatore della pittura astratta, nel 1925 dipinse Rosso, Giallo, Blu mai avrebbe immaginato che un italiano, innamorato dell’arte contemporanea, del suo quadro avrebbe fatto un arazzo talmente bello da sembrare un dipinto. Il capolavoro dell’artista franco russo è il simbolo della mostra “Da Kandinsky a Botero. Tutti in un filo” che aprirà i battenti l’1 novembre 2018 a Palazzo Zaguri in Campo San Maurizio a Venezia.

Cá Pesaro

Arskile Gorky da maggio 2019. n concomitanza con l’evento clou della stagione artistica lagunare quale la 58° Esposizione Internazionale d’Arte, la retrospettiva su Arshile Gorky (1904-1948). É la prima in terra italiana dell’artista americano. La mostra, curata da Gabriella Belli e Edith Devaney, ripercorrerà la parabola dell’artista, considerato una delle figure chiave dell’arte del XX secolo, attraverso un iter che parte dai primi lavori degli anni ’20, caratterizzati dalla profonda influenza che esercitarono su di lui le composizioni di Cézanne, fino ad arrivare al rinnovato incontro con la natura negli anni ’40, riscontrabile nelle rappresentazioni paesaggistiche della Virginia e del Connecticut realizzate durante le estati del 1942-45.

Shobha, Ritratto di Letizia Battaglia

Casa dei tre Oci

“LETIZIA BATTAGLIA. Fotografia come scelta di vita”.Letizia Battaglia (Palermo, 1935), è una delle figure più significative del panorama fotografico italiano. La grande antologica, curata da Francesca Alfano Miglietti, ne ripercorre cronologicamente la profonda e continua ricerca sociale e culturale. Fotografa controcorrente, intellettuale e politicamente impegnata, ritrae donne, uomini, bambini e animali. Indagandone, in una spregiudicata messa in discussione dei presupposti visivi della cultura contemporanea, la vita, l’amore, la morte. “La fotografia l’ho vissuta come documento, come interpretazione e come altro ancora […]. L’ho vissuta come salvezza e come verità

Collezione Peggy Guggenheim

Dal gesto alla forma. Arte europea e americana del dopoguerra nella collezione Schulhof   dal 26 gennaio al 28 marzo. Nel 2012 ottanta opere del dopoguerra si sono aggiunte alle collezioni della Fondazione Solomon R. Guggenheim, un lascito di Hannelore B. Schulhof (1922–2012), che collezionò le opere insieme al marito Rudolph B. Schulhof (1912–1999). La mostra sarà l’occasione per vedere la Collezione Schulhof nel suo complesso, con settantotto opere esposte e allestite sulla base degli sviluppi formali del periodo

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