merce low cost
Moda,  News

Stop alla merce Low Cost cinese in Europa: dazi per Shein, Temu e AliExpress

Dazi alla merce low cost. In un significativo cambiamento nelle politiche commerciali, l’Unione Europea ha deciso di imporre dazi sulle merci a basso costo provenienti dalla Cina, con un focus particolare su tre giganti del commercio online: Shein, Temu e AliExpress. Questa mossa segna un importante passo nella protezione dei mercati locali e nella promozione di una concorrenza più equa all’interno dell’Europa.

 Nuovi dazi e progetto di tassazione contro la merce low cost cinese

L’UE ha recentemente annunciato l’intenzione di imporre dazi su auto elettriche cinesi, in risposta a pratiche commerciali che potrebbero danneggiare i produttori europei. Inoltre, un progetto di imposizione fiscale mira a tassare le merci cinesi a basso costo, compresi abbigliamento, cosmetici e oggetti per la casa. Questo movimento è motivato dall’obiettivo di ridurre la concorrenza sleale e sostenere la produzione interna.

Merce low cost
Le app cinesi Temu e SHEIN – Stop alla merce low cost cinese

Stop alla merce low cost cinese: il contesto

Negli ultimi anni, Shein, Temu e AliExpress hanno guadagnato una popolarità enorme tra i consumatori europei, grazie ai loro prezzi incredibilmente bassi e alla vasta gamma di prodotti offerti. Tuttavia, questa competitività dei prezzi è stata spesso possibile grazie a una serie di pratiche controverse, tra cui la produzione a basso costo in Cina, l’uso di materiali di qualità inferiore e talvolta condizioni di lavoro discutibili.

La crescente presenza di questi giganti cinesi ha messo sotto pressione i rivenditori locali, molti dei quali hanno faticato a competere con i prezzi bassi offerti dalle piattaforme cinesi. La conseguente perdita di entrate e posti di lavoro ha spinto l’Unione Europea a intervenire per proteggere l’economia locale.

Merce low cost
Shopping cinese: la differenza tra Aliexpress, Temu e Shein – Stop alla merce low cost cinese

Stop alla merce low cost cinese: implicazioni economiche

La proposta è stata accolta con reazioni contrastanti. Mentre alcuni accolgono favorevolmente le misure come necessarie per proteggere l’industria europea e garantire la sicurezza dei consumatori, altri sono preoccupati per l’aumento potenziale dei prezzi e l’impatto sull’inflazione. Le importazioni dall’e-commerce cinese sono esplose, superando i 350.000 articoli solo ad aprile 2023, spinti anche da vantaggi nei costi di spedizione postale. Un aspetto critico riguarda la sicurezza dei prodotti. Rapporti indicano un aumento del 50% delle segnalazioni di prodotti non conformi agli standard UE, tra cui giocattoli, cosmetici ed elettrodomestici.

Questo ha sollevato preoccupazioni sulla necessità di controlli doganali più rigorosi, nonostante le sfide aggiuntive per i funzionari doganali già sovraccarichi. L’imposizione di dazi potrebbe riequilibrare il campo di gioco per i rivenditori europei, che hanno visto una perdita di quote di mercato a favore di piattaforme come Shein, a spese di marchi storici come H&M e Zara. Alcuni analisti suggeriscono che la mossa possa incoraggiare la crescita di alternative europee a basso costo nel settore dell’e-commerce.

Merce low cost
Stop alla merce low cost cinese

Reazioni

Le reazioni a questa nuova politica contro la merce low cost cinese sono state varie. Molti rivenditori e produttori locali hanno accolto con favore la decisione, vedendola come una mossa necessaria per proteggere i loro interessi e garantire una concorrenza leale. “Finalmente, l’Unione Europea sta prendendo una posizione chiara contro la concorrenza sleale”, ha dichiarato un rappresentante di un’associazione di produttori tessili europei.

D’altro canto, alcuni consumatori sono preoccupati per l’aumento dei prezzi. Shein, Temu e AliExpress sono diventati punti di riferimento per chi cerca offerte a basso costo, e l’aumento dei prezzi potrebbe colpire duramente i consumatori con budget più ridotti. Tuttavia, l’Unione Europea spera che la crescita dell’economia locale e la creazione di nuovi posti di lavoro possano compensare questo effetto negativo nel lungo termine.

 

Stop alla merce low cost cinese: prospettive future

Mentre Bruxelles e Pechino continuano i colloqui sul commercio di auto elettriche, è chiaro che il tema della concorrenza equa e della sicurezza dei prodotti rimarrà al centro dell’agenda politica. L’UE prevede di presentare le proposte di dazi alla nuova commissione entro i prossimi mesi, con attenzione anche alle implicazioni sull’inflazione e sulla domanda dei consumatori per merci economiche.

CONCLUSIONE: l’UE si prepara a rafforzare la sua posizione nel commercio globale, bilanciando la necessità di competitività economica con la tutela dei consumatori e degli interessi europei.

[editor: Alba Serdani]

NEWSLETTER

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER!

SUPPORTA MAM-E