Emilio Tadini
Dizionario Arte

Tadini, Emilio. Scrittore, critico, pittore del 900′

Emilio Tadini

Emilio Tadini. Scrittore, critico, pittore e grafico italiano. Dopo una formazione letteraria, esordisce nel 1947 con un poemetto Il Vangelo secondo Matteo pubblicato sul Politecnico di Vittorini; negli anni Sessanta partecipa al dibattito critico sulla nuova figurazione (Possibilità di relazione; Alternative attuali; il saggio Organicità del reale sul Verri). Nel 1963 esce il suo primo romanzo L’armi, l’amore, cui seguono L’opera nel 1982, La lunga notte nel 1988, La Tempesta nel 1993, L’occhio della pittura nel 1995 e la raccolta di poesie L’insieme delle cose del 1992. A partire dagli anni Cinquanta frequenta gli artisti vicino a Brera. È interessato al Picasso di Guernica, come simbolo di rivoluzione e rifiuto.

La prima mostra personale di Emilio Tadini

La prima mostra personale di Emilio Tadini è alla Galleria del Cavallino di Venezia nel 1961. Sviluppa la pittura per grandi cicli, costruendo il quadro secondo una tecnica di sovrapposizione di piani temporali, poiché la ricerca pittorica affiancata da quella letteraria, lo porta verso la fusione di linguaggio alto e basso, che trova leggendo in particolare Ezra Pound ed Thomas Eliot; ragiona sulla struttura del quadro come parte di un racconto, composto da diversi capitoli, costituiti dalle tele, come ha sottolineato il critico Arturo Carlo Quintavalle.

Si oppone all’ informale e all’ espressionismo prendendo una posizione netta nei confronti dell’idealismo, dello spiritualismo e di ogni irrazionalità. Dal 1959 i modelli sono il surrealismo e la metafisica. Nel 1965 conosce il gallerista Giorgio Marconi di Milano che lo seguirà nel corso degli anni.

Vita di Voltaire

La sua prima grande serie Vita di Voltaire nasce sotto l’influenza della pop art inglese.
Nei primi anni Sessanta le sue opere acquisiscono un carattere narrativo grazie alla condensazione di associazioni sulla tela, esempio di questi lavori sono: Viaggio in Italia, Paesaggio occidentale, Museo dell’uomo.

Dagli anni Sessanta tiene mostre personali e collettive in Italia e all’estero; è invitato a partecipare alla Biennale di Venezia nel 1978 e 1982. È stato negli anni assiduo collaboratore del Corriere della Sera e dal 1997 al 2000 è stato presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera.

Nascita: Milano 1927;
Morte: Milano 2002

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