Otto mesi in due ore (1827)
Otto mesi in due ore: Rientrato a Napoli dopo il tiepido successo romano di Olivo e Pasquale, Donizetti sottoscrisse il più oneroso dei suoi contratti con Domenico Barbaja
Pazzi per progetto, I (1830)
Donizetti preparò l’atto unico I pazzi per progetto per una serata in suo onore, come era già accaduto con Le convenienze e inconvenienze teatrali
Olivo e Pasquale (1827)
Composta per il Teatro Valle di Roma dal giovane Donizetti, la partitura di Olivo e Pasquale subì nel corso del tempo diversi ritocchi e aggiustamenti.
Martyrs, Les (1840)
Donizetti dovette provvedere a riscrivere interamente in una nuova partitura le parti vocali per le parti di Martyrs adattate da Poliuto
Maria di Rudenz (1838)
Maria di Rudenz: Alla ‘prima’ veneziana l’opera fece fiasco; Donizetti non esitò perciò a smembrarla, riutilizzando materiale per lavori successivi
Maria Padilla (1841)
Maria Padilla: Scomparso Bellini, Donizetti, grazie anche al trionfo di Lucia di Lammermoor (1835), era indubbiamente il principale operista italiano in attività. Dopo la sfortunata e problematica Maria Stuarda (30 dicembre 1835), per sei anni consecutivi nessuna nuova opera del…
Maria Stuarda (1835)
Maria Stuarda: Una sorte infelice accompagnò le prime vicende dell’opera. Nel 1834 Donizetti tornò a Napoli, reduce dal Torquato Tasso e Lucrezia Borgia.
Marino Faliero (1835)
Marino Faliero: Per Donizetti, Parigi significava il riconoscimento internazionale della sua fama, con maggiori guadagni e minor vincoli di censura