Dizionario Arte

Teofilo

Pseudonimo adottato dall’autore di un trattato medievale sulle arti e i mestieri intitolato De diversis artibus (Sulle varie arti). Si stima che sia stato scritto tra il IX e il XIII secolo. C.R. Dodwell, che produsse l’edizione standard del testo in latino, con traduzione inglese (1961), lo attribuisce a un periodo compreso tra il 1110 e il 1140. Rappresenta la maggiore fonte di informazioni sulle tecniche artistiche medievali e risulta insolito per i tempi nei riferimenti all’atteggiamento degli artisti nei confronti delle loro opere. Esistono diversi manoscritti precedenti, ma il trattato divenne universalmente noto solo verso la fine del XVIII secolo. Gotthold Ephraim Lessing produsse la prima edizione a stampa, pubblicata postuma nel 1781, e nello stesso anno Rudolph Eric Raspe (vedi Tassie) pubblicò in Inghilterra un’edizione tratta da un altro manoscritto. Raspe era particolarmente interessato alle parti sulla pittura a olio e nella prefazione sostiene che il trattato prova “che l’arte della pittura a olio era conosciuta prima della pretesa scoperta di Jan e Hubert Van Eyck”.
Poco o niente si sa con certezza dell’autore, che adottò uno pseudonimo perché voleva dedicare il proprio talento a Dio piuttosto che ottenere successo personale. Tuttavia alcune prove intrinseche suggeriscono che fosse un monaco benedettino tedesco e un praticante artista e artigiano interessato soprattutto alla lavorazione dei metalli. È stato identificato in modo plausibile con Roger di Helmarshausen, orafo e monaco presso l’abbazia di Helmarshausen, vicino Kassel, documentato come l’esecutore di un altare portatile (1100, cattedrale di Paderborn) per il vescovo Enrico di Werl. Gli sono attribuite diverse altre opere.

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