The new curator
Arte

THE NEW CURATOR, IN UN LIBRO LA RICCHEZZA DELLE PRATICHE CURATORIALI OGGI

“The New Curator” è il libro pubblicato da Laurence King che attraverso ventisei interviste racconta l’evoluzione e le sfide delle nuove pratiche curatoriali

 

«Quante volte avete sentito il termine ‘curare’ in questi ultimi anni? Cosa significa esattamente? La curatela è stato un concetto chiave sia all’interno che all’esterno del mondo dell’arte negli ultimi anni. I curatori si sono assunti il compito di cambiare e ampliare mostre e biennali». Con queste parole Laurence King editore dell’omonima casa editrice presenta The New Curator. Il libro pubblicato nel mese di aprile presenta la varietà e la ricchezza delle pratiche curatoriali oggi.

Una disciplina relativamente recente. Emersa nel 1960 e sviluppatavi a partire dagli anni ’90, è con la fine del secolo scorso che ha incominciato a diventare una professione sempre più riconosciuta. Nonostante si sia evoluta velocemente, all’inizio il ruolo del curatore era relegato alle idee dei musei e delle istituzioni, solo con gli anni la professione è diventata più indipendente. Il curatore studia, viaggia e approfondisce le sue conoscenze. Se gli artisti si lanciano in nuovi confini, è che con i curatori che riescono a conquistare il mondo.

Nel libro si possono leggere ventisei interviste, brillanti e vivaci. I personaggi chiamati a rispondere alle domande -come Leah Gordon fondatrice del Ghetto Biennale, Chus Martínez direttore artistico a Documenta 11 e ancora Charles Esche e Khaled Hourani ideatori del progetto Picasso in Palestine del 2011- hanno raccontato delle difficoltà a sfidare la sterilità delle fiere trasformandole in grandi eventi di forte rilevanza artistica. E delle complessità di trovare i finanziamenti.

 

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