Dizionario Arte

Tino di Camaino

Scultore senese, soprattutto di monumenti funebri, attivo a Pisa, Firenze e Napoli, così come nella sua città natale. Fu uno dei maggiori seguaci di Giovanni Pisano, del quale probabilmente fu assistente per un periodo, ma lo stile di Tino fu più calmo e introspettivo, caratterizzato da una solidità maestosa, simile a quella del blocco di materiale. Trascorse i primi anni della carriera a Siena e a Pisa, ma le sue opere più importanti si trovano a Firenze (dove lavorò in modo discontinuo dal 1318 al 1323) e a Napoli (dove visse dal 1324 circa fino alla morte). A Firenze produsse, in particolare, la tomba del vescovo Antonio d’Orso (1321) nella cattedrale, che risulta probabilmente uno dei primi esempi di effigie seduta. A Napoli le sue opere includono tombe tabernacolo per la corte angioina, in particolare quella della regina Maria d’Ungheria (1325) a Santa Maria Donnaregina. Queste opere mostrano il passaggio dalla sobria grandezza della prima produzione a uno stile gotico più elegante e ostentato. Tino lavorò anche come architetto. Nascita: Siena 1280; Morte: Napoli 1337

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