Tolkien e il sequel
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Tolkien e il sequel: la sentenza da 135 mila dollari che cancella tutto

La sentenza: Bisogna distruggere tutte le copie fisiche ed elettroniche di un libro che viola il diritto d’autore delle opere di Tolkien.

Tolkien e il sequel: Demetrious Polychron scrittore americano, fan della serie il signore degli anelli ha perso la causa contro Amazon e Tolkien Estate, l’ente che tutela la proprietà intellettuale delle opere dello scrittore.

Demetrious Polychron afferma di aver creato, scritto un libro “originale”, sebbene “ispirato” a Tolkien, intitolato The Fellowship of the King, che sarebbe il primo di una saga dal titolo The War of the Rings.

Tolkien e il sequel: il primo processo

La sentenza del giudice chiude un intero processo durato più di un anno, perché Polychron aveva accusato Amazon e Tolkien Estate di aver utilizzato  parti del suo libro (La compagnia del re), descritto come Il «il seguito » della saga del Signore degli Anelli, per la realizzazione della serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, trasmessa da Prime Video. Ad aprile Polychron aveva citato Amazon in tribunale, in California, chiedendo un risarcimento di 250 milioni di dollari.

Ad agosto il giudice aveva archiviato il caso, sottolineando come L’autore si fosse  appropriato di una serie di personaggi e ambientazioni delle opere di Tolkien, per scrivere i suoi romanzi.

Tolkien e il sequel: l’inversione del processo

Amazon e Tolkien Estate hanno quindi intentato una causa nei confronti di Polychron, chiedendo il pagamento di spese legali per 135mila dollari e la distruzione di tutte le copie di The Fellowship of the King.

Negli Stati Uniti le violazioni di copyright sono pertanto reato federale e possono comportare, in sede giudiziaria, multe oltre a 100.000 dollari.

Nella sua sentenza la giudice ha definito le accuse di Polychron molto fantasiose, perché le sue opere sono ispirate sull’universo narrativo del Signore degli Anelli e di presentare una dichiarazione, sotto pena di spergiuro, per dimostrare di aver ottemperato alla prescrizione.

L’avvocato della Tolkien Estate ha definito la sentenza come «un successo importante» che «non consentirà ad autori e editori non autorizzati di monetizzare le opere di J.R.R. Tolkien».

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Tolkien e il sequel: il dibattito sulle fan-fiction

La sentenza ha creato un dibattito importante: i romanzi dello scrittore inglese sono letti da un pubblico molto esteso, nel corso degli anni molti autori si sono ispirati a lui come base per scrivere opere di fan fiction che si rifanno più o meno velatamente all’universo del Signore degli Anelli.

Vengono definite Tolkien-inspired fiction, Polychron aveva  realizzato il suo romanzo con lo scopo di trarne profitto, violando in tal modo il diritto di copyright.

Tra le fiction tratte da opere letterarie, si trovano quelle dedicate a Tolkien. I numeri sono impressionanti: dal Signore degli Anelli sono tratte oltre 52mila fan-fiction, dallo Hobbit 7000 mila e dal Silmarillion 4000 mila.

L’Enciclopedia Britannica alla voce fan fiction riporta il seguente significato:  partecipazione degli spettatori alle produzioni televisive e cinematografiche, basate sul gioco del «What if» che  significa stravolgere la trama e inserire collegamenti spazio-temporali con/senza una logica precisa.

Tolkien e il sequel: dalle fan-fiction alle fan-base

Dalle Fan Fiction che originariamente nascevano i forum e le fanzine o i fandom, oggi tutto ciò è presente in egual modo sui social. Nei Fandom c’è chi si limita a commentare film, un libro, o una serie tv chi appartiene a una comunità di fan spesso vi contribuisce in modo creativo ed eccentrico.

C’è chi lo fa traducendo e pubblicando i sottotitoli di ogni nuova puntata, evitando di dover aspettare per mesi l’uscita ufficiale. C’è chi fa il/la cosplayer, ovvero indossa i vestiti dei personaggi delle proprie storie e delle serie. C’è chi pubblica video di ore in cui individua i temi nei romanzi del suo autore preferito, e spiega le differenze tra il personaggio di un libro e come quel personaggio si adatta nell’adattamento cinematografico o espone le sue teorie sul modo in cui una serie finisce.

Conclusioni: Tolkien e il sequel , la sentenza che cancella tutto

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