Mame Moda Tory Burch tra le migliori proposte della nyfw. Abito Tory Burch
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Tory Burch tra le migliori proposte della NYFW

New York Fashion Week sottotono. Tory Burch tra le migliori proposte. Sempre peggio Jeremy Scott

Ricerca, design, missiva: queste sono gli elementi principali che fanno di una collezione, la collezione. Tory Burch sembra l’abbia capito. Orecchie dure per Jeremy Scott.

Si sprechino, dunque, le unitili parole per commentare una collezione che offre solo un buon pasto agli affamati di social network. Se la moda è un ancora un atto d’amore, i sociologi dovrebbero applicarsi al meglio per farci capire quale direzione ha imboccato la nostra società.

Mame Moda Tory Burch tra le migliori proposte della nyfw. Abito Tory Burch
Abito dettaglio fusciacca

Se questo è il consumismo, fatto di clic e selfie, #advertising e #supplied, allora lo stilista americano ha fatto bene i suoi calcoli perché, la sua collezione, è puro marketing a discapito di una prosa poetica, compiuta tra bozzetti, aghi e filo.

La collezione primavera/estate 2019 firmata da Tory Burch non racconta uno sforzo profuso di indagini stilistiche. È una una proposta di una serie di capi puri nella loro silhouette, alleggeriti da tessuti pregiati e finemente decorati da stampe geometriche a tutto colore.

Tory Robinson – questo è il suo nome di battesimo – ha proposto un defilé chiaramente ispirato all’avventura, alla brama di evadere dalle caotiche città, spingendoci fino ai luoghi esotici, lontani, isolati. Fuori dalle metropoli, dove il tetto sulle nostre teste è una costellazione punteggiata da piccoli brillanti nel buio e le giornate vengono apprezzate lungo soleggiati safari al centro della natura.

Ecco, immaginando la donna Tory Burch della prossima bella stagione, la immaginiamo immersa tra le grandi vie di Joannesburg piuttosto che a Parigi, Londra o della stessa New York.

Una collezione coloniale, insomma, che tutto sommato potrebbe suscitare un forte interesse sul mercato.

Jeremy Scott, dal suo canto, propone un progetto creativo senza lode e senza infamia. Ovvero, come mettere più dettagli in una collezione e spacciarla per autentica. Stampe, tartan, colori pop, mini dress, top crop, autocelebrazione a go go. Una minestrina riscaldata che piace a chi non è – seriamente – affamato di moda.

 

 

Jeremy Scott è l’attuale direttore creativo di Moschino che puoi consultare nel Dizionario della Moda di MAM-e.it

Nel febbraio 2014 venne presentata la prima collezione di Jeremy Scott, ispirata alle icone americane, tra cui anche McDonald’s. Fu tanto apprezzata, quanto criticata. La linea Cheap & Chic venne cancellata, mentre ne nacque una nuova, “Boutique Moschino”, rivolta a un mercato più ampio, con prezzi del 40% inferiori rispetto alla linea principale.

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