Un'opera di Susumu Koshimizu, artista Mono-Ha
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“Tribute to mono-ha” alla cardi gallery di Londra

UNA COLLETTIVA DI NOVE ARTISTI PER “TRIBUTE TO MONO-HA” A LONDRA

Giovedì 12 marzo inaugura la mostraTribute to Mono-Ha” presso la sede londinese della galleria d’arte Cardi. Nella City, si rende omaggio a una delle correnti artistiche giapponesi più importanti del Novecento. Nata negli anni Sessanta a Tokyo, la Mono-Ha vede partecipare numerosi artisti, non solo nipponici. Ecco perché sono nove i nomi scelti dal curatore Davide Di Maggio e diciotto i lavori in esposizione.

"Tribute to Mono-Ha", alla galleria Cardi di Londra
La locandina della mostra “Tribute to Mono-Ha”, alla Cardi Gallery di Londra

Koji Enokura, Noriyuki Haraguchi, Susumu Koshimizu, Lee Ufan, Katsuhiko Narita Nobuo Sekine, Kishio Suga, Jiro Takamatsu, Noboru Takayama e Katsuro Yoshida, sono i protagonisti della retrospettiva. Quest’ultima vede una selezione di opere d’arte realizzate tra il 1968 e il 1986. Spesso di dimensioni importanti, gli artefatti vengono rivelati per la prima volta nel Regno Unito.

MONO-HA, IL VALORE DELLE PAROLE E DEL QUOTIDIANO

Mono-Ha, significa la scuola delle cose. E il termine è coniato dagli appartenenti al gruppo. Per questo le cose, i materiali utilizzati per creare i loro lavori, tra dipinti, sculture e installazioni, sono di origine organica. E della vita di tutti i giorni. Infatti, vegetali, tessuti, rocce, legno, carta, corde sono le sostanze più utilizzate.

Un'opera di Lee Ufan, artista Mono-Ha
Opera Mono-Ha, di Lee Ufan, intitolata “Relatum”, del 1968

L’idea degli artisti asiatici è quella di definire l’arte come un tutt’uno con la vita dell’uomo e i suoi strumenti quotidiani. L’obiettivo è quello di integrare l’oggetto creato con lo spazio e il tempo presente. «In verità il lavoro del pittore, invece di dare pace alla mente e serenità alla gente, è tutto volto a esplorare in che misura lo sguardo della gente possa essere distolto dalle cose che essi hanno sempre creduto essere la realtà.» Spiega Lee Ufan, uno dei massimi esponenti del movimento.

Se molte istituzioni museali portano in Asia l’occidente, per rappresentare il proprio mondo, altri decidono di omaggiare il continente nel loro territorio, alzando di molto le aspettative. Ed è il caso di “Tribute to Mono-Ha“, che inaugura alla Cardi Gallery di Londra martedì 12 marzo (su invito) e apre al pubblico il 13 del mese, fino al 26 luglio 2019.

cardigallery.com

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