Mame arte TRIENNALE : MOSTRA AD ALTO TASSO EMOZIONALE mostra
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Triennale: mostra ad alto tasso emozionale

Alla Triennale di Milano in mostra per dieci giorni le opere realizzate dai ragazzi di B.Live – Bullone con il laboratorio di stampa 3D del Politecnico.

La Venere di Milo e il David di Michelangelo per raccontare le “Cicatrici” alla triennale

Triennale di Milano e Associazione  B. Live, composta da  ragazzi affetti da gravi patologie croniche (tumori, HIV, disturbi dell’alimentazione etc.),  insieme per una straordinaria mostra: “Cicatrici”.  Una «discesa» dentro sé stessi, un viaggio di emozioni e verifiche che tutti gli esseri umani possono fare per scoprire la propria meraviglia.

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Triennale di Milano – Cicatrici

Cicatrici

Ma di cosa si tratta?  Il visitatore della Triennale  sarà  coinvolto in una serie di racconti pubblici di emozioni private: storie, esperienze e condivisione. Ed è anche un tributo alla bellezza: era tanto tempo che non se ne vedeva  così tanta straripare da ogni corpo.

Tutti abbiamo almeno una cicatrice. Chi sul corpo, chi nel cuore, chi nell’anima. Sono segni, spesso solchi, che non si vogliono mostrare, perché ci fanno apparire più brutti, più fragili. Ma non sempre è così. Cicatrici è un invito a non aver paura di mostrarsi per quello che si è ma, anzi, a condividerlo per portare una visione del mondo in cui la bellezza si ritrova nell’unicità di ciascuno.

In un percorso durato un anno – insieme ai giovani del +LAB, l’innovativo laboratorio del Politecnico di Milano e con il contributo di Janssen –  i ragazzi di B.Live  hanno raccontato e poi scolpito con le stampanti 3D le proprie cicatrici su due icone di bellezza, la Venere di Milo e il David di Michelangelo.

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Triennale di Milano – Cicatrici

L’esposizione

Prendete la Venere e il David, ma non quelli veri: sono repliche stampate in 3D alte una trentina di centimetri. Solo che dalle stampanti di +LAB, il laboratorio del Politecnico di Milano che esiste da cinque anni e che studia l’innovazione e le applicazioni della stampa 3D, non sono usciti tali e quali. Sono usciti, ogni Venere e ogni David diversi, segnati e modificati in base alle cicatrici fisiche, o interiori, di questi ragazzi, i B.Livers.

Il primo David che si incontra ha la gamba sinistra amputata al ginocchio e al posto dell’arto mutilato la cicatrice è diventata un paio di ali azzurre. Sotto c’è una didascalia, che è in realtà una dedica: “A Isabella, che ha disegnato la sua opera e adesso la guarda stampata da sopra le nuvole”. Le altre didascalie raccontano, ognuno a modo proprio, ognuno disegnando un percorso interiore, di una grande voglia di vivere.

“Cicatrici” rimarrà aperta fino al 28 ottobre, ad ingresso gratuito, dalle 10.30 alle 20.30 (con chiusura il lunedì). Per l’intera durata della mostra i visitatori saranno accolti dai B.Livers che li guideranno in questo percorso dove ciascuno si può riconoscere.

 

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