Chiara Ferragni, in arrivo un ambrogino d’oro?
Ha davvero senso conferire un Ambrogino d’oro a Chiara Ferragni?
Chiara ferragni
Viviamo in un periodo talmente sudicio che persino un importante riconoscimento passa in secondo piano. Viene offuscato dalla mondanità del pensiero, forse troppo superficiale ma considerevole di nota: Chiara Ferragni potrebbe ricevere l’Ambrogino d’oro. Ecco, appunto, Chiara Ferragni.
Lei, influencer, mamma e instagramer per eccellenza, con un’esposizione mediatica che vale, ormai, milioni di dollari.
Non ha mai concluso gli studi ma ha tenuto persino una lezione alla Haward University. Diventa fashion blogger e conosce la notorietà grazie all’ex Riccardo Pozzoli che la guida verso il successo.
Non può essere definita un’icona di stile ma viene seguita da milioni di follower in tutto il mondo dettando le tendenze. Controsenso.
La Ferragni, però, ha fondato il suo eponimo marchio destinato ad un target di sole giovanissima e, visto che il suo nome basta per trainare le vendite, anche le boutique più importanti le lasciano un posto in prima fila.
In pochi, però, le danno il merito di aver assunto del personale contribuendo, così, a sottrarre dei numeri ai dati – preoccupanti – della disoccupazione.
Però.
Ha davvero senso questo riconoscimento?
Cos’è l’Ambrogino d’oro?
È un’onorificenza conferita dal comune di Milano. La medaglia d’oro o il riconoscimento di benemerenza viene donato ad un personaggio che si è distinto nella società meneghina – ma non solo – rendendo i fasti della città.
Si pensi, ad esempio, che nel 2002 questo riconoscimento è stato conferito ad Alda Merini. La poetessa malinconica che con le sue prose ha dedicato parte della sua vita a raccontare i suoi Navigli come fosse la sua Terra Santa. Elogiata più da morta che da viva. Lo strano caso della vita!
Potremmo, ad ogni modo, citare nomi all’infinito. Di medici e avvocati che si sono distinti nel loro mestiere, docenti universitari e associazioni Onlus.
Ma alcune domande ci sorgono spontanee. Chiara Ferragni ha portato lustro a Milano? In quale veste? Qualcuno è davvero in grado di raccontarcelo?
A proporre il suo nome è stato Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia.
La giustificazione?
“Al di là di ogni giudizio, Chiara Ferragni è una professionista di enorme successo, con un fatturato di 10 milioni di dollari e un’azienda che dà lavoro a decine di persone. Inoltre, è stata la prima a comprendere le dinamiche di questa nuova epoca e le potenzialità dei Social Network“.
E no, aspetti, caro Comazzi. Non va bene mettere le mani avanti. Ci spieghi cosa significa “Al di la di ogni giudizio“.
Ma se pensate di aver letto abbastanza, vi siete fatti un’idea sbagliata. Il motivo? Il collega Alessandro Morelli della Lega ha proposto niente poco di meno che l’Old Fashion con questa giustificazione “Parliamo di una realtà storica che promuove la sana movida milanese.” A meno che non ti chiami Niccolò Bettarini e ti becchi una bella accoltellata al costato, aggiungeremo noi.
Non rimane che appellarci a Giuseppe Sala, sindaco di Milano. Prenda una posizione secondo coscienza.
Saluti.
Scopri anche
Arthur Rimbaud – il poeta maledetto
Milano Scultura è giunta alla IV edizione
NEWSLETTER
Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.
Triennale: mostra ad alto tasso emozionale
