musica: twin peaks canzoni della terza stagione
Musica,  Spettacolo

Twin Peaks: le canzoni della terza stagione

Mini-guida musicale alla splendida colonna sonora della terza stagione di ‘Twin Peaks’. Tutti i brani di chiusura, dalla prima alla decima puntata

A dispetto di quanto si possa erroneamente pensare, David Lynch non è affatto fuori dal mondo. Il regista di Missoula è sempre stato aggiornatissimo in ambito artistico e musicale. Maniacalmente attento nella scelta del commento sonoro da dare ai suoi film, fino a improvvisarsi compositore e autore di una serie di dischi, in bilico tra jazz e industrial.

‘Twin Peaks’

nelle prime due stagioni, è marchiata indelebilmente da uno dei refrain più noti della storia della televisione. Parliamo, ovviamente, del tema strumentale di apertura: l’adagio di Angelo Badalamenti. Una melodia soffusa, misteriosa e malinconica come la serie cult.

Nella terza stagione il compositore di origini italiane si è fatto parzialmente da parte, lasciando spazio a una serie di rock band già di culto o emergenti. Tratto in comune tra tutte, oltre alla bellezza dei brani proposti, la perfetta sintonia con le atmosfere noir e oniriche della serie.

Una sintonia resa ancora più solida dalle esibizioni degli artisti all’interno della messinscena, sul palco del Roadhouse. Sorta di appendici musicali capaci di chiudere elegantemente ogni puntata della terza stagione.

Ecco le band e i brani ascoltati fino ad ora.

Episodio 2 – Chromatics. “Shadow”

Brano ‘dreamy’ che ricorderà, agli amanti della serie, le malinconiche ballate di Julee Cruise. Il synt-pop dei Chromatics si sposa alla perfezione con le atmosfere di Twin Peaks. Ma la band americana non è alle prime esperienze con il mondo del cinema. Il loro brano ‘Kill for love’ è presente nel soundtrack di ‘Drive’ di Nicholas W.Refn.

Episodio 3 – The Cactus Blossoms. “Mississipi”

Un tocco di gentile country, genere amatissimo da Lynch. I fratelli Jack Torrey e Page Burkum chiudono il terzo episodio della terza stagione, che vede il ritorno al mondo ‘reale’ di Dale Cooper.

Episodio 4 – Au revoir Simone. “Lark”

Ancora ottimo synth-pop. Le inconfondibili  melodie delle tastieriste Erika Forster, Annie Hart e Heather D’Angelo. Le ‘Au Revoir Simone’ chiuderanno anche la nona puntata di Twin Peaks con il pezzo ‘A Violent Yet Flammable World’, entrambi tratti dall’album del 2007 ‘The Bord of Music’.

Episodio 5 – Trouble. “Snake Eyes”

Dopo le sognanti melodie delle tre ‘belle’ che hanno chiuso la quarta puntata, ecco il jazz venuto dagli inferi dei Trouble. ‘Twin Peaks’ prende sempre di più una piega horror ed è necessario il commento musicale adeguato…

Episodio 6Sharon Van Etten. “Tarifa”

Dolcissima ed energica ballata d’amore. Un pezzo folk che si sposa alla meraviglia con le atmosfere del Roadhouse…

Episodio 8Nine Inch Nails. “She’s gone away”

Dopo la settima puntata che si chiude, insolitamente, al Double R bar e non al Roadhouse siamo all’ottavo, straordinario episodio della stagione. Una deriva astratta (ma nient’affatto folle) di immagini con un compendio musicale d’eccezione. La Trenodia per le vittime di Hiroshima  di Penderecki, la Sonata al chiaro di luna di Beethoven, My Prayer dei The Platters e l’esibizione ‘live’ dei Nine Inch Nails di Trent Reznor. Con la furiosa ‘She’s gone away’.

Episodio 9 – Au revoir Simone. “A Violent Yet Flammable World”

Episodio 10 – Rebekah Del Rio “No Stars”

Le star musicali protagoniste dell’ultima puntata sono una vecchia conoscenza lynchiana, Rebekah Del Rio (suo lo struggente brano ‘Llorando’, cantato a cappella in Mulholland Drive) e il chitarrista che le sta a fianco durante la performance: Moby.

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