Lifestyle: Veuve Clicquot e l'esperimento della Cantina nel mare
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VEUVE CLICQUOT E L’ESPERIMENTO DELLA CANTINA NEL MARE

Veuve Clicquot ha immerso une selezione di bottiglie di champagne nel Mar Baltico per monitorarne l’invecchiamento

UNA SENSAZIONALE SCOPERTA

L’esperimento di Veuve Clicquot Champagne parte da una scoperta sensazionale. Nel 1840 una nave che trasportava 168 bottiglie di champagne è affondata a sud dell’Arcipelago delle Åland, tra la Svezia e la Finlandia. Tra queste, 47 erano di Veuve Clicquot. Il 16 luglio 2010, un gruppo di sommozzatori ha scoperto il relitto con il suo prezioso carico. Incuriositi, i sommozzatori hanno aperto le antiche bottiglie per assaggiarne il contenuto. Incredibilmente, il vino era dolce e quasi inalterato. Il sigillo infatti, oltre alle straordinarie capacità di invecchiamento del vino, l’hanno mantenuto intatto. Ma a fornire le condizioni di mantenimento ideali è stato in realtà il Mar Baltico. La sua salinità, di 20 volte inferiore a quella dell’oceano, oltre che la mancanza di luce e la temperatura costante a 4°, hanno garantito l’integrità dello champagne.

L’ESPERIMENTO DELLA CANTINA NEL MARE

Dopo la straordinaria scoperta, Veuve Clicquot, nota per il suo spirito pionieristico, ha intrapreso, nel 2014, l’esperimento di Cellar in the Sea, la Cantina nel Mare. Lo Chef de Caves Dominique Demarville ha selezionato tre tipologie di champagne della maison, in formato classico e magnum. Le bottiglie sono state immerse sott’acqua a 43 mt di profondità. Qui è stata realizzata una cantina subacquea che riproduce le stesse condizioni di invecchiamento delle bottiglie del naufragio. La Cantina nel Mare è naturalmente priva di alghe che potrebbero alterate la conservazione del vino. L’intento di Veuve Clicquot è quello di monitorare le bottiglie nel corso di 40 anni, per approfondire ulteriormente le sue conoscenze sul processo di invecchiamento dello champagne.

Lifestyle: Veuve Clicquot e l'esperimento della Cantina nel mare. Le bottiglie prima dell'immersione
Le bottiglie prima dell’immersione

LA PRIMA DEGUSTAZIONE

Oggi, a distanza di tre anni ed in occasione del solstizio d’estate, sono state riportare alla luce alcune bottiglie per la prima degustazione. Le bottiglie della Cantina nel Mare sono state comparate con quelle delle storiche cantine in gesso a Reims. Le bottiglie di Yellow Label conservate nelle Åland presentano un bouquet meno sviluppato, una minore complessità al palato e fresche note agrumate. Condizione analoga per il Vintage Rosé 2004, con un gusto leggermente affumicato e tannini meno integrati. Anch’esso conserva una grande freschezza. Infine, il Demi-Sec è quello che presenta meno differenze in termini di colore e corposità, pur avendo una nota finale un po’ acerba.

Le conclusioni iniziali portano a ritenere che i due metodi di invecchiamento siano entrambi eccellenti. Il mare potrebbe però essere la scelta migliore in caso di tempi di invecchiamento prolungati. Verso la fine dell’anno queste conclusioni potranno essere corroborate da risultati scientifici. Infatti le Università Enologiche di Reims e Bordeaux, partner dell’esperimento, stanno esaminando i campioni delle bottiglie della Cantina nel Mare. Il percorso esplorativo è appena iniziato, e al suo termine ne sapremo molto di più riguardo i segreti dell’invecchiamento dello champagne. Non ci resta che aspettare altri 37 anni!

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