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Un Amleto “lituano” da cogliere al volo

Per soli tre giorni in scena a Milano lo spettacolo che rivelò il talento visionario di Eimuntas Nekrosius. Al MAXXI di Roma il nuovo spettacolo di un maestro come Riccardo Caporossi. Sempre a Roma debutta il bellissimo “Giù” di Scimone-Sframeli, mentre a Novara il Teatro Coccia riparte da “Miseria e nobiltà”, diretto da Geppy Gleijeses. Scopri gli altri imperdibili debutti

Per sole tre sere, da venerdì 19 a domenica 21, torna in scena al Teatro Franco Parenti di Milano l’Hamletas di Nekrosius, lo spettacolo che una quindicina d’anni fa ha definitivamente consacrato il talento visionario del grande regista lituano: onirico, possente, immerso in una pioggia costante, è un Amleto di fuoco e ghiaccio, caratterizzato soprattutto dalla centralità della figura del padre, uno spettro che si impone anche fisicamente sul figlio, lo comanda, lo sottomette, ne causa la morte, e alla fine lo piange disperatamente e in qualche modo lo seppellisce.

Riccardo Caporossi resta tuttora un maestro del teatro di ricerca, un artista di straordinaria intelligenza, sempre capace di lasciare il segno, come ha dimostrato il recente Colpo su colpo. Venerdì 19 – preceduto da una performance-installazione –  debutta un suo nuovo, singolare spettacolo al MAXXI, il Museo delle arti del XXI secolo di Roma: ispirato a un racconto di Stefan Zweig, Mendel parla, fra giocatori di scacchi e di biliardo, di un uomo  ossessionato dall’ansia di collezionare libri, che non appare mai direttamente ma viene evocato dagli altri personaggi.

Un gigantesco cesso che campeggia in mezzo alla ribalta, un cesso da cui risalgono delle stralunate figure umane, gli esponenti di una surreale popolazione precipitata nel mondo di sotto, il mondo dei tubi di scarico e delle fogne: come metafora della nostra situazione attuale, non si potrebbe trovare un’immagine più azzeccata. Giù, il bellissimo, nuovo spettacolo di Spiro Scimone e Francesco Sframeli, si avvale di una scrittura pungente, raffinata e dell’eccellente apporto di tutti i bravi interpreti. Da venerdì 18 è al Teatro Argentina di Roma. Da non perdere.

L’accostamento di culture e codici espressivi diversi riesce spesso a dare luogo a imprevedibili scoperte: potrebbe essere interessante vedere uno dei testi paradigmatici del Novecento teatrale europeo, La signorina Giulia di Strindberg, affrontato da una compagnia cinese di Shanghai nello stile tradizionale dell’Opera di Pechino. Lo spettacolo è in programma sabato 20 e domenica 21 al Teatro Studio di Milano.

Dopo essersi adagiato per qualche anno in una quieta routine,  lo storico Teatro Coccia di Novara vuole ora tornare agli antichi splendori. Per cominciare, accoglie sabato 20 una “prima” nazionale, quella di Miseria e nobiltà nella messinscena di Geppy Gleijeses, che ne ha anche curato la riduzione tenendo conto dell’adattamento di Eduardo e della sceneggiatura del film con Totò: la celeberrima commedia di Scarpetta, inesauribile girandola di lazzi ed equivoci, è interpretata –  oltre che dall’attore-regista –  da Marianella Bargilli e Lello Arena.

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