VALENTINO HAUTE COUTURE AUTUNNO-INVERNO 2018-19
Pier Paolo Piccioli chiude l’Alta Moda parigina con una Valentino Haute Couture autunno-inverno 2018-19 da sogno rinascimentale
Quattro giorni intensi di Alta Moda, nessun colpo di scena. In passerella sfilano solo grandi collezioni. La Valentino Haute Couture autunno-inverno 2018-19 è stato l’atto finale di uno spettacollo meraviglioso.
Il défilé racconta una storia ben precisa tramandata dalla collezione Haute Couture primavera/estate 2018.
L’effervescenza dei colori mira a contemplare l’alta sartorialità dei capi.
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Studi volumetrici e di forme. Lo shantung di seta che accomoda la silhouette, i drappi.
All’interno della suggestiva cornice dell’Hotel Salomon De Rothschild, rivive un assolo di estrema arte dove una o più ispirazioni procedono a passo lento su capi teatrali.
Pier Paolo Piccioli si lascia, così, trascinare dall’emotività traendo spunto dalla sua accondiscendenza per il teatro, il Rinascimento e il Settecento.
Un gesto nobile di grazia e magia, profuso da una dipendenza assoluta per l’eleganza tracciata dai passi di Valentino Garavani.
La collezione è un osmosi di piacere concentrata su sessantaquattro look. Gli abiti sono sfarzosi, unici, strutturalemente complicati.
La collezione Valentino Haute Couture autunno-inverno 2018-19 ha messo in scena uno show coposto da abiti corolla nelle tonalità shocking, vestiti taglio rinascimentale in broccato laminato e over coat a tutta lunghezza intessuti da fili trattaciti come una tela di un abile pittore.
In passerella anche la splendida Kaia Gerber che ha indossato un lungo abito con piume tonalità rosa tenue.
Il vezzo è inscritto nei copricapi: corolle piene di orchidee che cingono il capo e diventano l’accessorio icona del défilé.
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Voce del dizionario della moda: Blumarine
