Arte

VENEZIA CELEBRA I PRIMI TRE LIBRI DI HELMUT NEWTON

 

1994, nelle sale cinematografiche usciva Prêt-à-porter di Robert Altman, film scandalo sul mondo della moda e sulle sue nefandezze. Tutto si svolge in un clima di gente eccitata e vacua, truccatori e parrucchieri, pizzi e merletti, e giornalisti, fra cui Kitty Potter. Fashion editor sempre con il microfono in mano per intervistare personaggi di spicco, disgustata e sconcertata dalla sfilata di madame Lowenthal che per farsi applaudire porta in passerella modelle nude. Una scena finale d’impatto di palesemente ispirazione newtoniana: tende a spostare l’attenzione dall’abito al corpo, a erotizzare la moda. Leitmotiv caro al fotografo tedesco, fra i più importanti del XX secolo, le cui immagini inimitabili hanno fatto da scuola non solo al regista americana, ma a molti altri artisti, fra cui alla stessa moglie di Helmut Newtonconosciuta con lo pseudonimo di Alice Springs.

Sperimentatore, già alla fine degli anni ’70 in alberghi lussuosi con atmosfere seducenti inizia a produrre scatti erotici, una spallina scivola per rivelarne il capezzolo. Mentre in una foto ambientata in una Parigi notturna una donna appare nuda accanto a un’altra vestita in uno smoking Yves Saint-Laurent. È la rivoluzione della fotografia di moda, gli scatti provocano e stupiscono, rispecchino la trasformazione del ruolo femminile nella società occidentale del tempo. Fino al 7 agosto oltre duecento immagini selezionate da White Women, Sleepless Nights e Big Nudes, i primi tre libri di Newton pubblicati alla fine degli anni ‘70 saranno in scena alla La Casa dei Tre Oci di Venezia nella mostra curata da Matthias Harder e Denis Curti, in collaborazione con la Helmut Newton Foundation.

L’ispirazione arriva dalla Maya Desnuda (1880) di Francisco Goya oggi conservata al Museo del Prado di Madrid. Un dipinto audace per l’epoca, una donna distesa su un letto sembra sorridere soddisfatta e contenta delle sue grazie. È provocante. Come provocanti appaiono le donne di Newton, bardate di selle in cuoio o semi vestite ai bordi delle piscine. Seduttrici, lo spettatore diventa un voyeur e la moda un pretesto per celebrare il corpo. Ma se le fotografie di White Women sono ricerche per sé, le immagini raccolte il Sleepless Nights sono realizzate per i più grandi magazine patinati. Vogue in primis. Repotage quasi da scena del crimine che si evolvono in gigantografie in Naked and Dressed. Sono dei manifesti ispirati da quelli diffusi dalla polizia tedesca per ricercare gli appartenenti al gruppo terroristico della RAF (Rote Armee Fratino). Con questi scatti si guadagnò l’ingresso nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo e la vanità di Ava Gardner, Charlotte Rampling, Catherine Deneuve, Romy Schneider, Raquel Welch che da lui vollero farsi immortalare.

 

 

Helmut Newton. Fotografie White Woman/Sleeping Nights/Big Nudes
Fino al 7 agosto
La Casa dei Tre Oci, Venezia

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