241 vittime
Attualità

241 vittime nel terremoto del centro Italia

241 vittime accertate e si gonfia la polemica attorno alle parole di Enzo Boschi: «Dove sono i responsabili ora? Se hanno dei modelli previsionali li usino»

Sale a 241 vittime il bilancio dei morti

nel terremoto che ieri a scosso il centro Italia tra Lazio, Marche e Abruzzo. Un numero tragico che potrebbe crescere di ora in ora, senza contare i danni agli edifici e alle strutture, anch’esse esposte come la popolazione a possibili altri sismi, che a distanza di giorni potrebbero colpire il territorio in questione. L’ammonimento sulle cosiddette “scosse a coppie” arriva dal ex presidente Ingv Enzo Boschi, che richiama ad alta voce l’attenzione anche sul tema prevenzione.

Boschi a distanza di un giorno si esprime con ulteriori toni di polemica approposito del sisma odierno. Accusato durante il terremoto abruzzese del 2009 di non aver fornito informazioni corrette come membro della Commissione grandi rischi, ad oggi punta il dito contro la stessa Commissione: «Deve dare indicazioni su quale potrà essere l’evoluzione del fenomeno. Ma non si è vista. Gli esperti sono in vacanza?».

«Quando fui processato all’Aquila c’erano degli esperti, alcuni dei quali oggi hanno un ruolo pubblico, che sostenevano si potesse fare meglio di quello che avevamo fatto noi -continua il geofisico- vorrei sapere ora dove sono queste persone». A Boschi non va giù la mancanza di prevenzione e previsioni che era stata imputata a lui nel 2009, sottolineando così che l’evento di ieri poteva e può essere gestito meglio«La sismologia è una scienza seria, chi ha delle cariche pubbliche deve esprimersi. Se hanno dei modelli previsionali li usino. Se non l’hanno fatto, vuol dire che non esistono».

L’attuale dirigenza Ingv non raccoglie ancora la polemica, che promette però di non finire qui. Forse sulla scorta dell’ennesima tragedia legata ai terremoti nel nostro paese avremo finalmente la possibilità di discutere approfonditamente la questione delle responsabilità.

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