Andrew Vianello racconta il suo Profilo
Figura di spicco nel design contemporaneo, carismatico e intelligente: Andrew Vianello ci racconta come nasce il suo Profilo, il marchio che fa della personalizzazione, del fatto a mano e anche dell’affetto, il suo valore
È un fiume in piena, Andrew Vianello, fondatore di Profilo: un marchio di design che, in brevissimo tempo ha attratto gli appassionati del settore.
Si trova a Parigi, in pieno lockdown. Italianissimo, fa spola tra il nostro Paese e la Francia, che da tempo lo ha adottato. In particolare, è il grande magazzino Le Bon Marché, del gruppo LVMH, a dargli l’accoglienza che merita. Lì, nella mecca occidentale della moda e del design, Profilo ha la vetrina che merita.
Breve storia de Le Bon Marché
Le Bon Marché è il primo e vero magazzino al mondo, sorto su iniziativa di Aristide Boucicaut e di sua moglie Marguerite.
Da piccolo negozio parigino,nel 1838, Le Bon Marché amplia la sua superficie fino a occupare, nel 1852, gli spazi odierni. Negli anni, la struttura ha variato la sua immagine grazie ai lavori di Louis-Auguste Boileau e del figlio Louis che si avvale, a sua volta, della consulenza di Gustave Eiffel.
L’intervista ad Andrew Vianello
Non si definisce un designer, né un artista. Profilo nasce durante un periodo di cambiamento, a Parigi. È Natale. “Con la nostalgia di casa e lontano dai miei cari, decisi di creare un pensiero per loro che avesse una finitura da pezzo unico.”
“Non mi reputo un artista, è una parola che mi spaventa. Non saprei definirmi“, mi racconta. Con lui, lavora un team di giovani ragazzi preparati che hanno saputo captare il senso del marchio.
Non mi piace la parola influencer, mi fa venire i brividi
Dalla sua terra, il Veneto, si trasferisce a Milano a soli 19 anni, iscrivendosi alla Naba, indirizzo scenografia. “Fare lo scenografo era la mia passione più sfrenata“, mi racconta. Svolge degli stage anche per la televisione e per il cinema. Poi giunge il teatro ma l’esperienza lo delude. Tra i suoi lavori, gli allestimenti per la Triennale, per il vecchio MACEF, disegna alcune scene per il film Carnera di Renzo Martinelli.
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Per il Natale 2020, Profilo propone i volti nel pop-up presente nel grande magazzino parigino: un grande spazio dedito alla personalizzazione.
La nuova collezione, Km/h, realizzata per la primissima volta in 3D, è anch’essa lavorata a mano da artigiani specializzati che intrecciano il metallo disegnando profili e, appunto, autovetture e due ruote.
Quando proponevo i miei lavori in giro per l’Itala ho ricevuto tanti no. Non fidatevi di chi vi chiede le cose gratuitamente perché non le venderà mai
Una lunga chiacchierata. Andrew è davvero un fiume in piena. Ha energia da vendere. È esplosivo e brillante. dopo aver parlato del suo marchio, che ha come valore la personalizzazione, il fatto a mano e l’affetto, introduco una domanda spinosa: “cosa consiglieresti ai giovani d’oggi per entrare a gamba tesa nel mercato del design?“.
Mi risponde, “maggiore eleganza, il saper fare […] I giovani d’oggi non sanno vendere la loro immagine”, conclude.
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