edouard manet
Arte

Édouard Manet: un uomo che ha rimesso in discussione l’arte

Nasceva quasi due secoli fa il maggiore interprete della pittura pre-impressionista

Il 23 gennaio 1832 a Parigi veniva al mondo uno dei più grandi pittori francesi di sempre. Ecco in breve chi era Édouard Manet, l’uomo che sconvolse il mondo dell’arte.

édouard Manet, più realismo che impressionismo

Nato in un lussuoso appartamento della ville lumière, Édouard Manet era figlio di una ricca famiglia. Apparentemente destinato alla carriera giuridica come il padre, mostrò sin da piccolo passione e talento per l’arte.

Dopo aver intrapreso la vita da marinaio la abbandonò ben presto per frequentare l’atelier del pittore Thomas Couture. Il rapporto tra i due fu però da subito turbolento, in quanto il giovane allievo faticava ad adeguarsi alla disciplina accademica e criticava apertamente lo stile del maestro.

Gli recriminava soprattutto la posa innaturale con cui venivano ritratti i suoi soggetti, che Manet iniziò invece a dipingere in pose più realistiche. La sua arte rappresentava sempre con grande aderenza la realtà, come dimostra il celebre Il bevitore di assenzio (1859).

Édouard Manet - Il bevitore di assenzio
Édouard Manet – Il bevitore di assenzio

Il suo successo artistico arrivò all’inizio degli anni Sessanta, anche dopo diversi viaggi in Italia, Austria e Germania, che gli permisero di allargare i suoi orizzonti. Nello stesso periodo fece anche la conoscenza di Edgar Degas, che incontrò al Louvre intento a copiare Velazquez, di cui entrambi subirono il fascino.

Grazie al gruppo dei Realisti di cui si circondò fece amicizia anche col poeta Charles Baudelaire. Nel 1863 Édouard Manet presentò per la prima volta la sua opera più famosa, Colazione sull’erba. Essa destò scalpore in quanto ritraeva una donna nuda seduta tra due uomini vestiti, e fu criticata dagli accademici e dalla borghesia parigina, che si sentì addirittura offesa dal vedere raffigurata così una comune donna della società del tempo.

Due anni dopo arrivò un’altra opera considerata scabrosa: si tratta di Olympia, esempio di crudo realismo che fece bollare Manet con un pittore di second’ordine in cerca di scandalo.

Egli strinse rapporti con scrittori come Emile Zola, ma anche coi grandi maestri dell’impressionismo come Degas, Monet, Renoir e Cezanne. Tutti questi artisti, proprio come Manet, erano accomunati dall’insofferenza per la pittura ufficiale del tempo.

Ma, a differenza loro, Manet non può essere considerato un vero e proprio impressionista. Egli apprezzava molto le opere dei colleghi francesi e ne subì certamente l’influenza, ma rimase sempre fedele a sé stesso e non stravolse mai il suo personalissimo e unico stile.

Édouard Manet, il pittore delle donne, morirà a 51 anni nella città in cui era nato. Ed egli stesso dirà di sé “ho passato tutta la vita a provare“. Esattamente come dovrebbe fare un grande artista, che si avvicina alla perfezione della propria arte ma senza raggiungerla mai pienamente.

Édouard Manet è anche una voce del nostro ricco dizionario dell’arte; potete consultarla a questo link.

Autore: Chiara Anastasi

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