Spettacolo,  Cinema

ADDIO AL REGISTA POLACCO ANDRZEJ WAJDA

Dopo la morte di Andrzej Żuławski, la Polonia perde un altro suo maestro del cinema, Andrzej Wajda, venuto a mancare ieri all’età di 90 anni

Il regista Andrzej Wajda, scomparso ieri a Varsavia a cause delle conseguenze di un’insufficienza polmonare, è stato uno dei maggiori esponenti del cinema polacco. Più di 40 film girati nel corso di una storia professionale impreziosita da importanti riconoscimenti, come l’Oscar alla carriera vinto nel 2000 e la Palma d’Oro conquistata nel 1981. Wajda è stato un autore completamente calato nell’attualità e nella storia del suo tormentato paese: tanti i film dedicati alla Polonia sotto il dominio stalinista e funestata dalle conseguenze della seconda guerra mondiale. Il suo cinema ha raccontato storie di persone comuni, diventati loro malgrado eroi e simboli di un paese vittima degli spietati ingranaggi della storia e della politica. Ritratti apparentemente così realistici da meritare – ancora oggi – la censura: la proiezione e distribuzione del suo film  Katyn (2007) è infatti ancora vietata in Russia, mentre il suo ultimo film, Powidoki, racconta la storia del pittore d’avanguardia Wladyslaw Strzeminski: anche lui vittima del governo stalinista dominante in Polonia. Lo scopo di Andrzej Wajda, in quest’opera, era quello di mettere in guardia a proposito dell’intervento dello Stato nell’ambito artistico. Powidoki è stato recentemente scelto per rappresentare la Polonia per competere al premio Oscar 2017 per il miglior film straniero.

Wajda è nato nel 1926 a Suwalki, una città a nord est della Polonia. Suo padre è stata una delle vittime del massacro subito dai polacchi a Katyn per mano dell’esercito sovietico, nel 1940: la sua è stata una figura modello per il regista, che ha cercato di seguire i suoi passi entrando nell’esercito, vedendosi però rifiutato dall’accademia militare. Il regista ha partecipato alla resistenza polacca durante la seconda guerra mondiale, studiando, dopo la sua conclusione, da pittore, prima di entrare nella ‘Lodz Film School’ e intraprendere definitivamente la strada del cinema.

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