Auguri a Stephen King
Libri

Auguri a Stephen King, il re dell’horror compie 76 anni

 Stephen King compie 76 anni, genio della letteratura mondiale.

Stephen King  scrisse ormai 6 anni fa nel libro Seven Beauties, scritto in collaborazione con il figlio, che come il fratello ha seguito le orme del padre nella scrittura.

Con l’arrivo dei 70 anni le idee non mi mancano, anche se non sono più frequenti come una volta – dice King in una delle sue rare interviste in occasione dell’uscita di It.

C’era un tempo in cui avevo così tante idee che il cervello, ti sembrava voler scoppiare, non riuscivo a contenerle.

Preferivo i racconti per dare espressioni a tutte queste idee.  Devi rimanere fedele a una sola idea, come fosse tua moglie.

Ora le idee mi arrivano un po’ più lentamente, mi giungono ben stagionate, e forse è meglio rispetto alla sarabanda frenetica di prima. Ora le idee le vedo arrivare con anticipo, e mi faccio trovare preparato all’impatto.

Vedo i miei figli, entrambi scrittori, con idee stupende e vedo in loro la mia stessa frenesia da giovane: non li invidio. Ma sono estremamente fiero di loro”.

Stephen King aveva pensato per un po’ nel 2002, a causa di un un brutto incidente di macchina avvenuto nel 1999 di smettere di scrivere.

L’incidente di macchina.

È un miracolo che sia sopravvissuto o che non sia diventato un vegetale, perché avevo sbattuto la testa. Tre anni dopo, nel 2002, ero ancora pieno di dolori e scrivere mi era difficile, come se la vena creativa si fosse prosciugata.

Non ero felice, e ho pensato, forse é meglio che smetta prima di sottomettere i miei lettori a un brutto libro. Voglio andarmene in silenzio, senza farmi notare troppo.

E invece poi quasi miracolosamente il mio corpo ha cominciato a guarire e sono tornato ad essere di nuovo interessato alla scrittura e le idee hanno ricominciato a scorrere, ed eccomi ancora qui”.

Bangor e Stephen King.

Bangor, capitale del terrore e della letteratura. La sua Bangor, vicino alla costa del Maine, è stata mascherata da Stephen King attraverso tante cittadine della fredda provincia americana e del New England in cui si svolgono i suoi romanzi e racconti.

Bangor è Derry, e viceversa, epicentro di tanti misteri e fenomeni paranormali e crimini ed enigmi, capitale internazionale del terrore: lo stesso cimitero della cittadina era il set per l’adattamento del film Cimitero vivente“.

E da Bangor King e sua moglie Tabitha (pure lei scrittrice) non si muoveranno mai.

I due sono figure molto amate nel Maine: hanno donato decine di milioni di dollari per iniziative culturali, per finanziare biblioteche semi abbandonate, promuovere scuole pubbliche e progetti di lettura, stadi, arene.

Lo stadio di baseball

Lo stadio di baseball a Bangor ottenuto dall’autore una grossa sponsorizzazione in cambio di un solo atto: che il cartellone luminoso dello stadio fosse posto in modo che King, dal suo studio di casa, sia in grado di leggere il risultato.

King maestro del terrore, ha paura dei ragni

Dei ragni, sono il classico esempio di aracnofobia maniacale, ma anche la paura di perdere il senno, di sviluppare un precoce Alzheimer e non rendermene conto.

E poi ho la fobia del numero 13: ogni volta che arrivo a quella pagina di un libro che sto scrivendo cerco di scriverlo velocissimo senza mai fermarmi per passare così in fretta alla pagina 14.

Se leggo un libro non mi fermo mai alla pagina 94, 193, o 382, perchè la somma di quei numeri corrisponde al 13. Dopo tutto c’erano 13 scalini per salire alla ghigliottina in Inghilterra fino al 1900!”.

L’orrore di Trump.

Per non parlare del terrore di Trump, che lo ha assalito da quando ha annunciato la sua candidatura alla Presidenza degli Stati Uniti e contro il quale King non ha mai avuto remore a rendere pubblico il suo disdegno, soprattutto contro il metodo preferito di comunicazione del Presidente, Twitter.

“A parte queste cose però non ho tante altre paure, forse perché le esorcizzo scaricandole sul lettore – aggiunge sorridendo – ma è vero che c’è un tema ricorrente nella mia opera: in tutti noi c’è il bene e il male, in tutti c’è un santo e un potenziale mostro, e se non fa paura questo non saprei che altro raccontare”.

Buon compleanno Stephen.

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