Teatro

Caino, si, ma che uomo!

Teatro Valdoca a Roma con gli ispirati versi di Mariangela Gualtieri. Nella Capitale anche il Romeo e Giulietta di Valerio Binasco. Si dice bene di Così è (se vi pare)

Caino, si, ma che uomo! Teatro Valdoca a Roma con gli ispirati versi di Mariangela Gualtieri. Nella Capitale anche il Romeo e Giulietta di Valerio Binasco. Si dice bene di Così è (se vi pare), rilettura pirandelliana del giovane attore e regista Alessandro Averone, in scena a Parma. A Milano, Serena Sinigaglia in Prospettive sulla guerra civile e Virgilio Sieni con Signorine

È da vedere, fino a domenica 13 al Teatro Palladium di Roma, il Caino del Teatro Valdoca, a mio avviso uno degli spettacoli più intensi e ispirati della stagione: colpiscono, soprattutto, l’alta densità poetica del testo di Mariangela Gualtieri, l’impeccabile regia di Cesare Ronconi e l’apporto degli interpreti, il bravissimo Danio Manfredini e l’autrice stessa, oltre al giovane Leonardo Delogu, alla danzatrice-coreografa Raffaella Giordano e a un suggestivo coro di sette ragazzi e ragazze (recensione).

Si dice bene – ma personalmente non l’ ho ancora visto –

Si dice bene – ma personalmente non l’ ho ancora visto – del Così è (se vi pare) in scena fino a domenica 20 febbraio al Teatro Due di Parma: uno dei testi più emblematici di Pirandello viene affrontato nell’ottica personale di un giovane attore-regista di oggi, Alessandro Averone, uno dei protagonisti dei Demoni di Peter Stein. Fra i pezzi di un televisore esploso, l’incertezza dell’identità e la precaria dialettica fra essere e apparire diventano il risultato di una manipolazione dell’individuo da parte dei mass-media.

Un idolo delle ragazzine come Riccardo Scamarcio che affronta il Romeo e Giulietta shakespeariano può indurre alle peggiori aspettative. Ma la regia di Valerio Binasco è comunque la garanzia di un’operazione non divistica. Binasco guarda ai classici pensando all’oggi, senza tentare però forzature esteriori: così, la scelta di un’attrice straniera – la turca Deniz Ozdogan – nei panni di Giulietta suggerisce una distanza linguistica tra i due, non un conflitto etnico di fondo. Al Teatro Eliseo di Roma, da lunedì 14

Caino, si, ma che uomo! Due saggi di un intellettuale “scomodo”, Hans-Magnus Enzensberger,

Due saggi di un intellettuale “scomodo”, Hans-Magnus Enzensberger, adattati, montati insieme, corredati da immagini video e affidati a un attore di grande spicco si trasformano in materiali teatrali: si intitola Prospettive sullaguerra civile lo spettacolo di Serena Sinigaglia – in scena al Teatro Studio di Milano da martedì 15 – in cui Massimo De Francovich incarna un anziano professore che attraversa una serie di scontri fratricidi portando ai sopravvissuti il metaforico conforto della parola.

Da tempo il coreografo Virgilio Sieni va conducendo un folgorante lavoro di ricerca sulle segrete valenze espressive dei più semplici gesti quotidiani: ispirato a due brevi pièce di Samuel Beckett, Mal visto mal detto e Respiro, nonché all’unica opera cinematografica dell’autore irlandese, intitolata tautologicamente Film, il suo spettacolo Signorine porta alla ribalta una fitta trama di azioni e sentimenti infinitesimali a cavallo tra vita e rappresentazione. Da mercoledì 16, al Teatro i di Milano.

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