Moda

CHI VESTIRÀ MELANIA TRUMP?

La neo first lady ha già ricevuto picche da Tom Ford e Marc Jacobs, mentre Dolce&Gabbana non  escludono di collaborarci.

Melania Trump, terza moglie di Donald Trump, è al centro di un dibattito molto acceso che va avanti da mesi, da prima della vittoria del marito alle presidenziali americane, con fashion designer di spicco, ovviamente non solo statunitensi, che hanno dichiarato pubblicamente di non volerla vestire.

Lo spregiudicato imprenditore immobiliare prestato alla politica non è mai stato amato, per via delle sue posizioni ultra conservatrici caldi e cari soprattutto dalal maggioranza degli esponenti del mondo della cultura, dello spettacolo e quindi anche della moda.

Oltre a questo, prendere il testimone della amatissima Michelle Obama, la cui immagine è sempre stata gestita, come del resto tutto quello che riguarda la ex first lady, con intelligenza: soprattutto all’inizio infatti della sua vita alla Casa Bianca, sempre sotto i riflettori, la Obama è stata vittima di critiche odiose e sessiste, cui ha sempre riposto con lungimiranza, moderazione e soprattutto uscendone sempre da vincitrice: non ha mai ambito a fare la modella, a differenza della Trump che ha lavorato proprio nel settore, ed è sempre andata fiera delle sue curve femminili e del suo aspetto.

L’avvocato, ormai ex first lady, ha sempre risposto a tono, spostando l’attenzione su aspetti ben più importanti: sulla alimentazione, vero tallone d’achille della società americana, i cui ceti meno abbienti continuano a cibarsi di junkie food, cibo spazzatura, quello per intenderci meno costoso che consumano o acquistano nei fast food.

Ha creato un orto proprio nel giardino della residenza presidenziale di Washington, mostrando alla nazione quanto potesse essere facile cibarsi in maniera sana, e poi ha fatto forti campagne di sensibilizzazione per invogliare i suoi concittadini a  fare esercizio fisico, per combattere l’obesità, conseguente alle scelte alimentari molto poco salubri dei suoi connazionali.

E con il mondo della cultura è stato amore a prima vista: la colta avvocatessa laureata alla Princeton University e alla Harvard Law School si è subito trovata a suo agio con l’ambiente dei più creativi, che concide spesso a quello dei più scettici e snob.

Proprio ieri ha tenuto in pubblico il suo ultimo discorso prima dell’insediamento del nuovo Presidente, durante il quale si è comprensibilmente commossa,  ha rimarcato l’importanza dell’unione nella diversità di razza e religione, ha incitato i giovani a credere in sé stessi e ha sottolineato che spera che che gli americani siano soddisfatti del suo operato in questi ultimi anni, e sembrerebbe proprio che sia così. Un discorso illuminato e intenso, ma ok, torniamo a parlare di colei che le succederà, anche se come donna ci interessa e ci ispira molto più Michelle.

Ma è proprio questo il punto, cosa c’entra questo con la moda? La moda deve essere infulenzata dalla politica, o deve essere libera?

Melania Trump ha un profilo decisamente diverso, che abbiamo già analizzato, e per ora ha avuto solo endorsement dai brand statunitensi considerati più tradizionali e tradizionalisti, come Tommy Hilfiger. Mentre Caroline Herrera e Diane von Furstenberg hanno dichiarato che troverebbero appunto ipocrita non collaborare con la nuova Flotus(First Lady of the United States) solo per l’antipatia o la mancanza di sintonia che intercorrono col marito.

L’ultimo vespaio si è sollevato dopo che, durante i festeggiamenti di Capodanno, è stata fotografata, nella reggia del marito a Palm Beach, con indosso un tubino nero Dolce&Gabbana della collezione Resort 2017.

Il duo creativo, come si usa fare in questi casi, la ha ringraziata pubblicamente su Instaram per la scelta, e sono stati subito bersagliati da critiche di follower arrabbiatissimi, stupiti del fatto che i due stilisti fossero orgogliosi di una pubblicità simile e in molti hanno scritto che non vestiranno mai più Dolce&Gabbana…comunque la si pensi, ci sembra una reazione eccessiva e un po’ ridicola.

I due hanno prima specificato che la signora ha di sua iniziativa comprato l’abito e indossato, e poi hanno dichiarato che non escludono affatto di vestirla, di non avere nulla in contrario, perché la politica non c’entra nulla della moda.

Donald e Melania Trump, che indossa un tubino nero Dolce&Gabbana

E, come si dice in inglese, “business is business”, e una donna così conosciuta e popolare come ambassador rimane ambita: è pur sempre la moglie dell’uomo più potente del mondo!

I primi a prenderne le distanze invece sono stati il texano Tom Ford, che ha da subito chiarito che la quarantaseienne slovena non corrisponde ai suoi canoni estetici, ma è chiaro a tutti che rifiuto ostilità sono dovuti ai motivi di cui sopra, oltre a Marc Jacobs, i designer di Kenzo e Opening Ceremony, Derek Lam e Phillip Lim.

La questione, fondamentale ovviamente per chi si occupa di costume, è la seguente: chi vestirà la vestirà il giorno dell’insediamento del nuovo Presidente americano, il 20 gennaio? Staremo a vedere!

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