Chuck Berry: 90 anni per il padre del rock

Il vero immortale del rock, Chuck Berry, compie oggi 90 anni. Dopo di lui la storia della musica non è più stata la stessa

“I guess you guys aren’t ready for that yet. But your kids are gonna love it“: così il protagonista di Ritorno al futuro introduceva agli sbigottiti studenti degli anni ’50 presenti alla festa di fine anno la versione hard rock di ‘Johnny Be Good‘, pietra miliare firmata da Chuck Berry.

Chuck Berry Compie oggi 90 anni il re del rock n’roll, l’uomo che ha rappresentato una svolta musicale a cui siamo ancora oggi tutti debitori:

Berry ha accelerato i ritmi del blues e dal country, rompendo gli equilibri stilistici e musicali che hanno imperversato fino agli anni ’50 e contribuendo a trasformare la chitarra in quello che poi sarebbe definitivamente diventata con Jimy Hendrix: non più un semplice strumento di accompagnamento ma una sorte di totem e demone elettrico. Senza Chuck Berry i Beatles, i Rolling Stones e molti altri gruppi non sarebbero quello che sono, o lo sarebbero diventati più tardi, e non è solo una supposizione:

gli Stones si sono formati quando Mick Jagger vide Keith Richards imbracciare la copia di un disco di Berry in una stazione di Kent, in Inghilterra, ed è per questo che Richards si credeva un predestinato. Convinto di essere gli unici fan del musicista americano e depositari della sua eredità musicale, i due si misero a suonare partendo proprio dall’imprinting del grande musicista americano.

Ancora: prima di Woody Guthrie (il padre nobile di tutti i cantautori impegnati) fu Chuck Berry a spingere Bob Dylan a percorrere la strada del folk: è noto che il primo brano di successo del nuovo premio Nobel per la letteratura, ‘Subterranean Homesick Blues’ sia direttamente influenzato dal ‘Too Much Monkey Business’, uno dei pezzi di maggiore successo del cantante nato a St.Louis.

Berry ha vissuto la via crucis tipica di molti sfortunati e talentuosi bluesman che l’hanno preceduto: pur essendo nato in una famiglia agiata è finito presto in riformatorio per una rapina, e dopo aver raggiunto il successo con il brano Maybellene, tornò in prigione per abusi sessuali nel 1959, uscendone più di tre anni dopo.

Negli anni sessanta il boom e l’inizio del declino: pur riconosciuto come maestro incontrastato dai gruppi emergenti della british invasion, i suoi dischi iniziarono ad attrarre sempre meno consenso da parte del pubblico e della critica. Ma fu in quegli anni che divenne un’icona , il vero simbolo della dannazione ‘ridente e passionale’ del rock, spurgata dalla malinconica infelicità dei travagliati cantori blues. Secondo il regista Taylor Hackford, che diresse il documentario a lui dedicato, ‘Hail!Hail!Rock n’roll’: 

“Quella di Chuck Berry è una personalità oscura e contraddittoria. Può essere buffo e incredibilmente divertente e diventare l’idolo delle feste. Non eraun gran bevitore e non prendeva droghe: concentrava tutta la sua energia nel tentare di fare soldi, fare sesso e suonare. E’ un essere umano dotato di una forte carica sessuale: è davvero pericoloso. Ecco perché è la definizione stessa di ‘rock n’roll“.

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