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Consiglio dei Ministri, oggi le nuove misure anti-Covid: obbligo di Super Green Pass, smart working e scuole

Consiglio dei Ministri di oggi: le nuove misure previste

Obbligo di Super Green Pass per gli over 50 e alcune categorie di lavoratori, via libera alla terza dose per chi ha più di 12 anni e nuove regole sullo smart working. Sono solo alcune delle nuove misure che il governo potrebbe varare durante il Consiglio dei Ministri previsto per oggi a partire dalle 15.

Mario Draghi dovrà oggi superare i veti dei partiti e chiudere il nuovo decreto anti-Covid. Le nuove restrizioni permetteranno di proteggere le categorie ritenute a rischio, di modo da scongiurare il pericolo che le strutture sanitarie vadano in affanno.

Tutto questo all’indomani del nuovo record di positivi registrato nel nostro Paese: 170.844 in sole 24 ore. È il numero più alto dall’inizio della pandemia e si accompagna ad un aumento dei ricoveri negli ospedali in ben 17 regioni.

Ecco tutti i temi del Cdm.

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Consiglio dei Ministri: oggi la decisione sull’obbligo di Super Green Pass

LA DECISIONE: Via libera all’unanimità del nuovo decreto legge anti-covid. A partire dal 15 febbraio i lavoratori pubblici e privati, compresi quelli in ambito giudiziario e i magistrati, che hanno compiuto i 50 anni, dovranno esibire al lavoro il Super Green pass. Chi non lo farà non riceverà lo stipendio ma conserverà il posto di lavoro e sarà considerato “assente ingiustificato”. L’accesso ai luoghi di lavoro senza Super green pass è vietato e chi non rispetta il divieto subirà una sanzione amministrativa tra 600 e 1500 euro. Tutte le imprese, senza eccezione, potranno sostituire i lavoratori sospesi perché sprovvisti di certificazione verde che attesti il vaccino o la guarigione. Per l’accesso ai servizi alla persona (parrucchiere e centri estetici), ai negozi, alle banche e gli uffici pubblici basterà il Green pass base, quello che si ottiene anche con il tampone, oltre che per vaccino o guarigione.

 

Con i numeri dei contagi in aumento, Draghi aveva avanzato la proposta di estendere l’obbligo di Super Green Pass a tutti i lavoratori. Ma Lega e M5S si erano dimostrati contrari, a differenza del PD che invece preme per l’obbligo tout court.

La discussione rimane aperta e questa opzione sembra al momento accantonata. Se, dunque, non si troverà l’unanimità all’interno della maggioranza, l’intenzione è quella di procedere per categorie di lavoratori. Oltre al personale sanitario e scolastico, alle forze dell’ordine e i lavoratori delle Rsa, si potrebbe introdurre l’obbligo per allenatori di squadre sportive, alcuni dipendenti a contatto con il pubblico e altri lavoratori che sono a contatto diretto con persone più fragili.

Ma il Cdm potrebbe anche esprimersi in modo differente, puntando sulle fasce di età più a rischio. Nella bozza del decreto è stato inserito l’obbligo di Super Green Pass agli over 60. Non è escluso, però, che la soglia di età possa cambiare a partire da chi ha più di 50 anni. Gli scienziati consigliano di mettere in sicurezza coloro che rischiano di avere maggiori conseguenze dal contagio.

Smart working nel Consiglio dei Ministri di oggi

LA BOZZA DEL CDM: fonti di governo confermano che è stata firmata dai ministri per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e del Lavoro, Andrea Orlando, una circolare per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a usare pienamente gli strumenti di flessibilità che le discipline di settore già consentono sul ricorso allo smart working. In caso di necessità legate a picchi di contagi è già possibile per aziende e amministrazioni ricorrere al lavoro agile per alleggerire le presenze, senza introdurre nuove misure. Il lavoro in presenza quindi sarà mantenuto come prevalente (almeno il 50%).

 

Lo smart working potrebbe essere una soluzione a cui il premier punterà, nonostante le resistenze del ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. Dal Cdm potrebbe quindi arrivare l’indicazione di intensificare lo smart working non solo nel privato, ma anche nel pubblico. In quest’ultimo caso, per il lavoro da casa si mantiene il tetto del 49% dei dipendenti, mentre il privato può arrivare al 100%.

Una strada che negli ultimi giorni molte aziende hanno deciso di intraprendere per favorire il lavoro a distanza sulla base della risalita dei contagi.

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Consiglio dei Ministri di oggi: scuole e terza dose per i ragazzi

SCUOLA IN PRESENZA, MA IN SICUREZZA: alle scuole elementari, con un solo contagio, la classe resta in presenza con testing di verifica, ma con due va tutta in Dad. Alle scuole superiori e alle medie la Dad scatterebbe solo al quarto caso in classe, mentre con tre casi solo i vaccinati resterebbero in presenza e comunque monitorati (i non vaccinati in Dad). Anche alle superiori, con fino a due casi è prevista autosorveglianza per tutti e utilizzo Ffp2. Nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, gli studenti che dovranno fare autosorveglianza potranno essere sottoposti a test gratuitamente. Per questo tipo di misura, il Commissario per l’Emergenza ha autorizzato lo stanziamento 92 milioni e 505mila euro fino al 28 febbraio.

Per quanto riguarda la terza dose per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni, la decisione è già stata presa: via libera a partire dal 10 gennaio.

 

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Editor: Susanna Bosio

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