Dior
Moda

DIOR: OMAGGIO ALLA RIVOLUZIONE SIXTIES

Al Museo Rodin sfilano i sixties di Dior

È agli swinging sixties che Maria Grazia Chiuri si ispira per la collezione autunno/inerno 2018-19 di Dior.

La libertà diventa un’ossessione per i giovani che si oppongono alla sottomissione, allo spirito di adattamento e all’abnegazione.

Freedom è la parola d’ordine negli anni sessanta.

La moda utopica del periodo si tramuta nella scelta di vestire abiti comodi e naturali.

Maria Grazia Chiuri sviluppa il tema dell’Hippy Flower Power attraverso il patchwork  che diventa il focus della collezione pret-a-porter di Dior.

La lolita dagli occhi di cerbiatto indossa giacche dalla silhouette slim a scapito dell’iconica giacca Bar disegnata da Monsieur Christian Dior nel 1947.

Dior
La libertà degli anni ’60 è il tema di Dior

Il fiore diventa il marchio distintivo della collezione; ricamato su abiti in tulle o semplicemente stampato sulla seta.

L’abito crochet in degradé stabilisce un legame simbiotico con il tema della collezione.

Un brand di lusso come Dior si deve chiedere dove va la moda, si deve interrogare sui cambiamenti della società, perché uomini e donne contemporanei hanno bisogno di una moda con la quale si possano esprimere”, ha dichiarato Maria Grazia.

Il senso di libertà viene espresso anche con gli accessori simbolo degli anni ’60 come gli zoccoli in legno e la cintura in vita.

Il pullover con il simbolo della pace riporta il check “Non, Non e Non” dei cortei di protesta.

Un decennio di proteste, rivoluzioni sociali e affermazioni femministe la cui influenza è ancora viva al giorno d’oggi”, hanno fatto sapere i vertici dell’azienda.

Insomma, dimentichiamo il glamour di monsieur Dior, con Chiuri la moda diventa un manifesto sociale.

 

 

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