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Euroderby, Maldini in bilico con il club: aria di separazione?

Euroderby, the day after: si paventa Paolo Maldini in bilico. Se da una parte la sponda nerazzurra festeggia e sorride per aver sistemato i conti con il passato, in casa Milan si mettono a posto le macerie di una sconfitta che ha confermato l’andamento della gara d’andata. I rossoneri, nella persona del d.t. tecnico Paolo Maldini, dovranno un attimo canalizzare la delusione ma nutrono che la strada sia quella giusta. Nella sconfitta c’è comunque la consapevolezza di aver effettuato un cammino più roseo delle aspettative in Champions League.

Nonostante un traguardo insperato per molti dopo tanti anni di scarsi successi, Maldini ha fatto presente che la squadra non è comunque attrezzata per competere a certi livelli o meglio, giocare contemporaneamente su due fronti. Questo senso di disallineamento sembra aver provocato le reazioni stizzite con la proprietà di Gerry Cardinale, il quale ora Mette Maldini in bilico con il club. Forse che sia il sintomo di una separazione fra l’ex bandiera rossonera e la società?

Maldini in bilico con il club: le ragioni delle divisioni

Parlando nei minuti successivi al fischio finale ai microfoni di Sky Sport, Paolo Maldini ha fatto intendere alcune mancanze che hanno impedito ai rossoneri di poter replicare il successo del club. Egli ha comunque fatto i complimenti all’Inter per il traguardo ottenuto, sottolineando che la differenza l’ha fatta l’età (ergo, l’esperienza) delle due squadre a livello singolo:

Perdere un derby sappiamo tutti cosa significhi, io soprattutto. Negli ultimi incontri con i nerazzurri c’è stato un divario a dir poco reale. Qua però credo che la differenza l’abbia fatta anche l’età media. Sapevamo di non avere una squadra competitiva su più fronti, lo abbiamo fatto presente alla proprietà stessa. Tre anni in media di differenza tra noi e l’Inter si fanno sentire a certi livelli. Per molti dei nostri era la prima volta che arrivavano ad una semi-finale di Champions League.

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Con Maldini in bilico, finirà il duo con Massara che ha portato i rossoneri a rinascere?

In tutto questo, però, Maldini afferma comunque che pur con una rosa così giovane, il Milan è cresciuto tanto, a tal punto che la stessa semi-finale di Champions League era insperata anche dalla stessa società. Maldini stesso, a riguardo, ricorda che per i giocatori giovani sono da aspettare per crescere. Dice a riguardo:

Abbiamo dei giocatori che devono crescere, abbiamo dei 2000 o 2001, dei 1999 e quando ti appoggi su questi ragazzi magari anche la loro performance ne risente. Non siamo in un periodo felicissimo ma dobbiamo dire che in questa stagione loro (l’Inter) sono stati più bravi di noi. Non si tratta solo di avere più o meno campioni in rosa, ma anche di tempo. Certo, per essere all’altezza di questi livelli devi anche soffrire un po’ come Tonali l’anno scorso, ma credo che sia la strada giusta.

Maldini in bilico con il Milan, i bilanci: bravo d.t. o mediocre ragioniere?

Le parole abbastanza realiste del d.t. Paolo Maldini hanno diviso la tifoseria rossonera. Alcuni non vorrebbero che l’ex capitano dei rossoneri, la cui famiglia è ormai una vera e propria dinastia a Milanello, lasci il club. Le ragioni sono differenti: la prima riguarda il cuore. Molti hanno rivisto il ritorno a Casa Milan di Maldini come una restaurazione di valori che lui come pochi sapeva rappresentare.

Con il nuovo ruolo da dirigente, avente come sostenitori Frederic Massara e soprattutto dal talent scout Geoffrey Moncada, Maldini ha però dovuto pensare e agire in modo differente. Come affermato dal diretto interessato nel post-partita, gli anni delle “vacche grasse” di Berlusconi caratterizzate da politiche alto spendenti erano da dimenticare in favore di un progetto di giovani a costo quasi zero.

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Paolo Maldini in bilico: rischia anche Geoffrey Moncada, cacciatore di giovani talenti per il d.t.?

Ovvio, i tempi di attesa si sono allungati, ma i risultati sono arrivati. Il Milan oggi è uscito dalla Champions League e dovrà giocarsi le carte per bene se vorrà esserci anche il prossimo anno.

Lo Scudetto vinto la scorsa stagione sembra un lampo nell’oscurità rispetto a quest’anno. Ciononostante, Maldini non rinsavisce e ritiene che quanto fatto in questi 5 anni sia stata la cosa giusta e lo sarà anche nel futuro. Dunque, Maldini ora in bilico è stato allo stesso tempo un d.t. audace e un attento ingegnere.

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