Fabio Mauri
Arte

Fabio Mauri

Al Madre di Napoli una monumentale retrospettiva ci accompagna lungo la vita artistica di Fabio Mauri, maestro dell’avanguardia italiana.

Organizzata in stretta collaborazione con lo Studio Fabio Mauri, la mostra – la più completa mai dedicata all’artista dopo la retrospettiva, nel 1994, alla GNAM-Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma – comprende, in un percorso appositamente concepito per i singoli spazi del museo, più di cento fra opere, installazioni, azioni e documenti, che indagano la storia moderna e contemporanea nei suoi conflitti e nelle sue contraddizioni, trovando nell’intrinseco rapporto fra dimensione storica e dimensione etica il loro fulcro intellettuale ed emotivo.

La prima sezione della mostra, articolata su tutto il terzo piano del museo, presenta le opere con cui l’artista esplora, in un’iniziale tangenza con le estetiche pop, la dimensione della comunicazione di massa, fino alla serie degli Schermi degli anni Cinquanta-Settanta, che si integrano con i “tappeti-zerbini” e una pluralità di altre opere e materiali connessi alla ricerca sui significati e le dinamiche della proiezione, tra cui i principali lavori scultorei e installativi della fine degli anni Sessanta (Cinema a luce solida, 1968; Pila a luce solida, 1968).

Il percorso culmina in una selezione delle opere con proiezioni, da quelle in 16mm degli anni Settanta su corpi ed oggetti (vari esemplari di Senza e Senza ideologia, la ricostruzione di Intellettuale-Pasolini), fino alle più recenti proiezioni su supporto digitale e di impianto ambientale.

La seconda sezione della mostra, al piano terra del museo nella sala Re_PUBBLICA MADRE e presso le tre sale del mezzanino, è costituita da opere, installazioni, azioni e documentazioni afferenti alla matrice performativa e teatrale della ricerca dell’artista, con una selezione delle più importanti azioni di Mauri, presentate periodicamente, durante l’arco della mostra, o attraverso materiali documentari e alcune essenziali componenti sceniche.

Integrandosi in questo ambiente dinamico sono presentate anche alcune installazioni fondamentali, quali Manipolazione di Cultura (1971-1973, terminato nel 1976), l’opera-libro Linguaggio è guerra (1975), Il Muro Occidentale o del Pianto (1993), Theatrum Unicum Artium (2007). Spazio di indagine viene inoltre dedicato alla prima opera teatrale di Mauri, monologo in due tempi e due scene intitolato L’isola (1960).

Una terza sezione della mostra (Sala delle Colonne, primo piano) è dedicata, infine, alla presentazione inedita dell’integrale corpus delle maquette architettoniche che ricostruiscono i percorsi espositivi delle principali mostre dell’artista.

Enciclopedia della Moda di MAM-e.it 2023: perché è indispensabile

 

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!