Francia ancora a ferro e fuoco: oltre 700 arresti
Non sembrano placarsi gli scontri armati che stanno letteralmente ponendo in ginocchio la Francia. Da nord a sud centinaia di dimostranti stanno mettendo a ferro e fuoco le città transalpine, seminando panico e violenza.
La quinta notte di scontri ha coinvolto città come Marsiglia, Lione, Nizza e ovviamente la capitale Parigi. Sarebbero circa 700 le persone arrestate dalle forze dell’ordine, ma i numeri sono in continuo aggiornamento, vista la situazione di tensione che non sembra volgere al termine.
La protesta, guidata dai giovanissimi, pare aver contagiato anche la Svizzera dove però la situazione sembra essere sotto controllo per il momento. Anche in terra francese però le autorità si dicono più ottimiste, con il ministro degli interni Gérald Darmanin che ha definito l’ultima nottata come più “tranquilla”, grazie al lavoro assiduo e costante delle forze dell’ordine.
Quinta notte di agitazioni per le strade di Francia: attaccata l’abitazione di un sindaco
Dopo l’uccisione del 17enne Nahel, avvenuta per mano di un agente di polizia nella giornata di martedì 27 giugno, l’ondata di protesta veemente e violenta in Francia non si è ancora fermata. E giunti alla quinta notte di tensione non sembra minimamente volersi arrestare.
Il caso del giovane ha riversato nelle strade delle città transalpine centinaia di dimostranti che sono presto venuti allo scontro fisico con le forze dell’ordine schierate. Tantissime realtà urbane d’Oltralpe sono state letteralmente messe a ferro e fuoco, provocando un caos davvero senza precedenti.
La quinta notte non ha fatto eccezione e si è conclusa con un bilancio di circa 700 arresti. I moti di tensione si sono propagati soprattutto a Marsiglia, Rennes, Lione, Nizza e a Parigi, nella zona degli Champs Elysées. Disordini crescenti pare abbiano contagiato anche la vicina Svizzera, dove però per il momento la situazione rimane sotto controllo.
Sarebbe in particolare il centro di Losanna ad aver subito incidenti durante la notte. Episodi di violenza sarebbero tuttavia rimasti circoscritti al quartiere di Flon. Gli agenti in tenuta antisommossa avrebbero dovuto fronteggiare un gruppo di circa 200 manifestanti.
Tornando alla Francia si sarebbe registrato a sud della capitale Parigi, nel distretto di L’Ha-les-Roses in Val-de-Marne, un vero e proprio agguato al sindaco. Come riportato da Le Figaro e da fonti del comune, e come confermato dallo stesso primo cittadino Vincent Jeanbrun attraverso Twitter, l’assalto si sarebbe concluso fortunatamente per il meglio.
Un manipolo di manifestanti avrebbe in particolare attaccato l’abitazione del sindaco Jeanbrun, dove stavano la moglie e i due figli piccoli del politico. Il sindaco in quel momento era barricato insieme al resto del consiglio comunale presso la sede del municipio.
🔴 #Emeutes : « Relais mairie entièrement détruit, rez-de-chaussée de l’hôtel de ville dévasté, marché partiellement cramé… »
Le récit surréaliste des dernières nuits de violences à L’Haÿ-les-Roses…
Le problème est que ce n’est pas fini.https://t.co/xugtQXUmdI
— Vincent Jeanbrun (@VincentJeanbrun) July 1, 2023
Notte più tranquilla secondo le autorità, ma i numeri fanno spavento
L’incandescente situazione che sta mettendo in ginocchio la Francia non si placa ma la quinta notte di scontri pare essere stata più tranquilla delle precedenti. A dirlo è lo stesso ministro degli interni francese, il signor Gérald Darmanin.
È stata una notte più tranquilla grazie all’azione decisiva delle forze dell’ordine
Queste le parole di Darmanin, che ha anche ricordato come la situazione sia ancora più agitata dato che l’età media dei manifestanti è di appena 17 anni. Per le strade parigine e francesi più in generale sono scesi infatti soprattutto giovani studenti minorenni, spesso senza alcun precedente penale.
Anche per tale motivo il Governo transalpino sta continuando ad appoggiare le forze dell’ordine cercando di sedare le sacche di rivolta più accese, ma al tempo stesso mantenendo toni tranquilli là dove possibile. Certo è che i numeri registrati al momento fanno davvero riflettere. E paiono destinati ad aumentare.
Gli ultimi episodi di violenza concentrati anche nell’area di Brest nella regione della Bretagna, hanno fatto salire a 45 il numero di poliziotti feriti, a 577 i veicoli dati alle fiamme, a 74 gli edifici bruciati in lungo e in largo per il Paese, e a 871 gli incendi occasionali scoppiati per le strade francesi.
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