Moda

“Game Changers”: come Cristóbal Balenciaga rivoluzionò l’Haute Couture

31/01/2016

L’imminente esibizione al Modemuseum (Momu) di Anversa, di cui vi mostriamo alcuni modelli che verranno esposti,  si focalizza su come il couturier spagnolo Cristóbal Balenciaga abbia cambiato la silhouette dell’abbigliamento femminile nel ventesimo secolo, e la sua influenza sui fashion designer contemporanei. Game Changers – Reinventing the 20th Silhouette si concentra sul lavoro di Balenciaga nel periodo dal 1950 e 1960, quando il Maestro creò silhouette non convenzionali, che si differenziavano nettamente dalla forma a clessidra allora molto popolare. I suoi modelli, così nuovi rispetto a tutto ciò che si era visto fino allora, regalarono al corpo più libertà di movimento, creando volumi, rubati all’architettura, attorno a coloro che li indossavano. Per questa mostra che inaugurerà a marzo, al Momu sono stati riuniti cento esemplari di moda e capi di abbigliamento prêt-à-porter di Balenciaga e di stilisti da lui influenzati, come Issey Miyake, Martin Margiela, Rei Kawakubo, Comme des Garçons e Dries Van Noten. Una selezione di loro capi, con silhouette innovative e inusuali,  si alterneranno nella mostra a  pezzi vintage firmati da Balenciaga, Gabrielle Chanel e Madeleine Vionnet.

Balenciaga nacque nel 1895 nei Paesi Baschi, e aprì la sua Maison a Parigi nel 1937. Fece parte di una piccola cerchia di  pionieri dell’alta moda, che sperimentarono nuove silhouette nel corso del XX secolo, come Paul Poiret, Madeleine Vionnet e Gabrielle “Coco” Chanel. “L’ Haute Couture è come un’orchestra, il cui direttore è Balenciaga” per citare un altro iconico stilista, Christian Dior. “Noi altri couturier siamo i musicisti che seguono la direzione che egli dà.”

Dopo la sua morte nel 1972, il lavoro di Balenciaga ha continuato a ispirare stilisti ad oggi molto conosciuti e stimati, come quelli che vi abbiamo citato, e molti altri ancora. 

“Game Changers. Reinventing The 20th Century Silhouette”

Dal 18 marzo al 14 agosto 2016

Modemuseum, Anversa

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