Mame arte GERALD BRUNEAU RACCONTA L'ECCELLENZA DELLE SCIENZIATE ITALIANE Caterina La Porta, Biologa, docente di Patologia Generale, Group Leader del gruppo di ricerca OncoLab.
Arte,  Mostra

Gerald Bruneau racconta l’eccellenza delle scienziate italiane

Il grande fotografo francese Gerald Bruneau, in questa particolare mostra, ritrae biologhe, chimiche e farmacologhe, astrofisiche, matematiche e chirurghe, paleontologhe e informatiche.

La mostra “Una vita da scienziata. I volti del progetto #100esperte”, promossa dalla Fondazione Bracco con gli scatti di Gerald Bruneau e ospitata dal 15 gennaio al 30 giugno al Centro Diagnostico Italiano in via Saint Bon 20 a Milano ha un duplice scopo. Raccontare attraverso le immagini il lato femminile del mondo della ricerca – sfatando il luogo comune secondo cui sarebbe dominato dagli uomini – e nello stesso tempo rappresentare la scienza come bellezza, accessibilità e persino divertimento.

Elisabetta Dejana, Biologa, dirigente dell’Unità di Ricerca sul Sistema Vascolare del Cancro all’Istituto di Ricerca IFOM di Milano, docente di Patologia Generale all’Università Statale di Milano e all’Università di Uppsala, in Svezia.

Gerald Bruneau

Nato a Montecarlo, dopo aver vissuto qualche anno a Parigi e a Roma, Gerald Bruneau poco più che ventenne sbarca a New York. Qui collabora attivamente alla Factory di Andy Warhol.
Autore eclettico e sensibile artista  si afferma da subito lavorando negli ambiti più disparati.  Nel 1988 e’ in America dove segue la campagna elettorale di Jesse Jackson, candidato alla Presidenza degli Stati Uniti.

Da li in poi realizza reportage un pò in tutto il mondo. Da New York al Mississippi alla ricerca delle radici del blues, da Israele al Kurdistan e a Tirana. Poi ancora oltreoceano prima in Texas e poi a città del Messico dove, a nostro parere, realizza uno dei suoi più bei servizi. “I sotterranei della vergogna”, dove ritrae la dura vita dei niños de la calle a Città del Messico

Oltre ad occuparsi di temi sociali, Gerald Bruneau realizza in tutto il mondo ritratti nel campo della politica, dello spettacolo, dello sport e della cultura. Pubblicati da “Washington Post”, “Time”, “Newsweek”, “Le Figaro”, “Le Monde”, “Vanity Fair”, e “Magazine” del “Corriere della Sera”.

Oltre alle tantissime mostre importanti che lo hanno visto protagonista, le sue opere si trovano in numerose collezioni private.

Patrizia Caraveo, Astrofisica, dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.

“Una vita da scienziata”

Biologhe, chimiche, farmacologhe, ingegnere, astrofisiche, matematiche, chirurghe, paleontologhe, informatiche sono solo alcune delle professioni, condotte ai massimi livelli, delle scienziate ritratte da Bruneau. Osservare ogni ritratto è come attraversare una soglia, che dà accesso ad ambienti protetti, privati, a spazi di ricerca e pensiero. Sono i luoghi di lavoro delle esperte: laboratori, università, ambulatori, in cui ogni giorno donne e uomini si impegnano per spostare i confini della conoscenza.

Il progetto 100 donne contro gli stereotipi

«La nuova presa di coscienza delle donne in tutte le parti del mondo è una straordinaria leva di cambiamento sociale e politico», sottolinea Diana Bracco, presidente della Fondazione Bracco. «Ma c’è ancora molta strada da fare. In questa direzione si muove anche il progetto 100 donne contro gli stereotipi, nato prima come una piattaforma, poi è diventato anche un libro e ora una bella mostra. Confidiamo che il progetto serva alle più giovani, a cui rivolgiamo un appello. Non accettate mai il pregiudizio che vorrebbe le donne meno adatte agli studi e alle professioni tecnico-scientifiche, le cui competenze sono sempre più richieste dal mondo del lavoro. Fortunatamente le studentesse in molte materie scientifiche sono sempre più numerose, con ottimi risultati negli studi. E nelle aziende sono i risultati che contano».

Luisa Torsi, Chimica, docente all’Università degli Studi di Bari e alla Åbo Akademi University in Finlandia.

La mostra

La mostra è visitabile a ingresso gratuito da domani fino a domenica 30 giugno 2019, in orario 7.00-19.00 dal lunedì al venerdì e 7.00-18.00 il sabato. Al CDI – Centro Diagnostico Italiano – Via Saint Bon 20 a Milano.

 

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!