Giosetta Fioroni: in viaggio sentimentale fino al 24 agosto
Giosetta Fioroni (1932), artista romana, arriva per la prima volta in mostra nella città di Milano con una esposizione che presenterà la sua arte dagli Anni ’60 ad oggi.
Esponente della Scuola di Piazza del Popolo, insieme ai suoi colleghi Franco Angeli, Mario Schifano, Tano Festa e tanti altri. Era lontana dai concetti usuali artistici, la sua arte era il risultato di una sperimentazione linguistica fuori dal comune, fatta di simbolismi e segni grafici.
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Ma il mondo artistico di Giosetta Fioroni è corredato anche dalle emozioni, spaziando nei diversi generi: pittura, disegno, performance, video, teatro, ceramica e moda.
La memoria ha segnato la sua arte infatti l’artista stessa cita Proust dicendo «La realtà non si forma che nella memoria»; la memoria sensibile di una donna che è artista.
Saranno presentate oltre 90 opere, inclusa la recente produzione che riflette sul corpo e sull’identità, per mostrare la sua crescita ed evoluzione cronologica e artistica.
L’arte e il suo tempo
L’arte di Giosetta Fioroni ha rispecchiato i suoi tempi e li ha superati, ci troviamo oggi ad ammirare soggetti ritratti e forme quasi astratte. Tutto segue un suo filone, effettivamente si scorge una voglia di far trasparire una certa femminilità pittorica, che parte dalle sue figure e si trasforma in bellezza.
Una donna nell’arte che gioca con l’arte stessa non confinandola nei cliché di genere, ma esaltandone forme sinuose, con colori contrastanti e una sensibilità molto personale. Quella stessa sensibilità che sposa la personalità artistica fatta di messaggi non consueti apprezzati all’ora e quanto mai ora.
Il suo era un mondo legato alle Arti, inclusa la scrittura, ma proprio il suo desiderio di “andare oltre”, la spinse a viaggiare. Ebbe modo si conoscere e frequentare tutti gli ambienti artistici dei quali facevano anche parte: Cy Twombly, De Kooning e Rauschenberg.
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