GUCCI SUPERA HERMÈS E TRAINA GRUPPO KERING
Gucci maison trainante del gruppo di lusso francese Kering
Gucci ha messo a segno una crescita del fatturato del 41,9% di reported, chiudendo il 2017 con 15 miliardi e un utile netto a 1,7 miliardi di euro.
Il successo della maison fiorentina, oggi rappresentata dal direttore creativo Alessandro Michele, è stabilita da una strategia di marketing mirata.
Il cambio di immagine della griffe, che in un primo momento ha destato preoccupazioni tra gli addetti ai lavori, oggi sembra una manovra vincente.
La “Micheland” di Alessandro, una terra che ospita libellule, tigri ed api, nostalgica nei confronti dello stile vintage, ha fatto centro.
Michele è stato abile a portare la moda firmata Gucci, tra la massa; ha conquistato il mercato asiatico, che oggi lo idolatra.
Al Sol Levante dedica ricami di draghi e capsule collection come quella lanciata di recente per celebrare il calendario cinese che inizierà il 16 febbraio prossimo, sotto il segno del cane.
E si sa che il mercato dell’est oggi è più forte rispetto alla piazza europea.
Un dato importante è anche quello riportato dalle vendite online: Gucci sarebbe la prima maison del gruppo Kering per vendite attraverso l’e-commerce.
Il Made in Italy di Gucci ha superato, per la prima volta, il Made in France marchiato Hermès.
La maison di lusso francese ha registrato un +9% con un fatturato di 5,549 miliardi.
François-Henri Pinault, CEO del gruppo Kering dal 2003, registra un anno con segno positivo per tutte le griffe che rappresenta.
Bottega Veneta ha chiuso l’anno con un utile operativo ricorrente di 294 milioni e un margine operativo del 25%.
Anche Yves Saint Laurent vanta un’annata positiva con un utile operativo ricorrente di 376,9 milioni (+40%) e un margine del 25% a fronte di ricavi andati su del 23% a 1,5 miliardi.
Come dichiarato da Jean-Marc Duplaix, direttore finanziario del gruppo, maison Balenciaga ha registrato una crescita maggiore nella seconda metà del 2017, sorpassando addirittura Gucci.
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