Harvard le dimissioni
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Harvard le dimissioni: dopo l’antisemitismo anche il plagio, il 3 gennaio ha lasciato il posto la rettrice dell’università

Harvard le dimissioni: La sua presidenza è stata la più breve della storia dell’università americana di Cambridge.

Se non si sono sentite le accuse di antisemitismo, sono arrivate quelle di plagio, Claudine Gay si dimette, era rettrice da sei mesi dell’università di Harvard.

Era sott’attacco per la disastrose dichiarazioni davanti alla commissione, in cui non era riuscita a condannare in modo netto l’antisemitismo  usato dai suoi studenti durante una manifestazione pro-Palestina, l’ex rettrice è stata travolta da uno scandalo molto pesante: avrebbe copiato almeno quaranta volte nella sua produzione scientifica.

Harvard le dimissioni: il caso mediatico

La storia è diventata pubblica grazie a un giornale conservatore online, il Washington Free Beacon, che ha scatenato un circolo vizioso mediatico portando alla ribalta il caso e invece secondo il Washington Post, nella sua carriera l’ex rettrice avrebbe utilizzato in modo illegittimo materiale preso da molti autori.

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Harvard le dimissioni: Le accuse di  antisemitismo e frode

Oltre settanta legislatori americani avevano firmato una lettera chiedendo le sue dimissioni, assieme a quelle di Liz Magill, rettrice dell’Università della Pennsylvania dimessasi il mese scorso, e Sally Kornbluth a capo del Massachusetts Institute of Technology. Le tre rettrici avevano testimoniato davanti a un comitato della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti non riuscendo a fornire una risposta chiara alla domanda se l’invocare il genocidio degli ebrei violasse i codici di condotta delle loro università riguardo bullismo e molestie.

Sono finiti sul banco degli imputati  degli articoli usciti nel 2001 e nel 2017, seguiti dalla denuncia di problemi nella sua tesi di dottorato del 1997 in cui Harvard ha trovato un paio di esempi di “linguaggio copiato”, Ciò ha spinto il consiglio scolastico a rivedere il lavoro, trovando casi di citazione inadeguata però La Gay aveva corretto gli articoli ma tutto è uscito dal tunnel.

Secondo il regolamento il reato in campo accademico viene considerato dall’università stessa molto grave e può portare all’espulsione, però Harvard ha detto che dopo le dimissioni la rettrice riprenderà il suo precedente lavoro di professoressa di studi africani e afro-americani ed Alan Garber, il rettore di Harvard, fungerà da presidente ad interim della scuola.

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Harvard le dimissioni: le dichiarazioni di difesa

Si è scusata con una una lettera inviata alla comunità universitaria “ma con il profondo amore verso Harvard che scrivo per annunciare il mio passo indietro”  e ha dichiarato “però stato spaventoso essere soggetta ad attacchi personali e minacce alimentate dal razzismo”.

Da lì erano cominciate le richieste di dimissioni, a cui però era seguita anche una lettera firmata da 700 membri del personale di Harvard che le chiedeva di restare.

Harvard le dimissioni: espansione a macchia d’olio

Gay è la seconda rettrice a dimettersi in poco tempo dopo l’audizione al Congresso sugli episodi di antisemitismo nelle università degli Stati Uniti: prima di lei lo aveva fatto Elizabeth Magill dell’università della Pennsylvania, condannata con accuse simili.

Anche il consiglio di amministrazione di Harvard è sotto esame. La Harvard Corporation  inizialmente era stata al fianco dell’ex rettrice dopo l’udienza al Congresso. Nella sua dichiarazione, la società ha riconosciuto di essere stata informata delle accuse di plagio a partire da ottobre.

Sebbene molti membri della facoltà di Harvard abbiano espresso sgomento per la decisione di Gay, alcuni hanno chiesto una riorganizzazione del consiglio di amministrazione. “Abbiamo bisogno di più nuovi membri indipendenti nella Harvard Corporation che non siano contaminati dai recenti eventi e fallimenti”.

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conclusioni Harvard le dimissioni, il polverone mediatico servirà a capire se le università americane hanno ancora oggi valori e prese di posizioni politiche al di sopra di classici pensieri e funzioni istituzionali.

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