Mame Moda: Il color block di Lanvin recupera l'insufficienza
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IL COLOUR BLOCK DI LANVIN RECUPERA L’INSUFFICIENZA

Silhouette essenziali, pantaloni e gonne slim

Pelle con piccoli pull, abiti fluttuanti e coat di pvc trasparente per la collezione ready-to-wear di Lanvin a questa Paris Fashion Week autunno/inverno 2018/19. Olivier Lapidus innesta, su un’immancabile base dark, blocchi di colori accesissimi: arancio, rosa, verde brillante. Lo stilista, alla seconda prova come direttore artistico del brand, tiene Lanvin in un limbo creativo, molto lontano dall’estetica di Alber Elbaz.

Quella di Parigi è la prima sfilata ufficiale dopo l’acquisizione della maison francese da parte dei cinesi di Fosun.

Mame Moda: Il color block di Lanvin recupera l'insufficienza. Colour block e Technicolor per Lanvine A/I 2018/19
Colour block e Technicolor per Lanvine A/I 2018/19

Le tonali a contrasto disegnano le forme di Lanvin

A caratterizzare la collezione la scelta dei colori: il giallo intenso di un dolcevita si abbina al fucsia del capospalla, l’arancio di una giacca in pelle biker si accosta a pants viola super aderenti.

Lanvin presenta un technicolor che gioca anche sulle sfumature, come in abiti da sera neri con delicate sfumature di verde o blu. Forte presenza della pelle: cappotti, giacche e pants attillati da abbinare a dolcevita o bluse per look urban chic. La donna Lanvin, oltre che grintosa, sa anche essere molto femminile e romantica:ecco gonne in pelle al ginocchio e pantaloni palazzo a vita alta. Ancora, ampi abiti scivolati in tonalità intense, con plissé o applicazioni luminose.

Gli abiti da sera rubano l’attenzione: linee raffinate ed essenziali, scollature ampie, tra giochi di strati e trasparenze plissé. Almeno per questo la Lanvin di Olivier Lapidus ricorda l’inconfondibile stile che caratterizzò il brand sin dalla sua nascita.

La donna disegnata da Lanvin non riesce a dare l’idea di diversità, di sicurezza nei vari outfit. Sembra, piuttosto, confusa. Abiti da sera su stivali tecnici e abiti da giorno su pumps, pantaloni a vita alta sbuffati sui fianchi e giubbotti tecnici in pelle con una strana tasca sulle spalle. Di sicuro non una definizione completa e rassicurante dell’immagine del brand.

Bisogna, però, ammettere che, è andata decisamente meglio rispetto alla prima prova dello stilista. Se ci ricordiamo il titolo di Vanessa Friedman sul New York Times, “Come distruggere un marchio in tre anni” (How to Wreck a Brand in Three Years).

La più antica casa di moda francese è orfana di padre

Dopo l’uscita di scena di Alber Elbaz, a cui il brand deve i successi degli ultimi 10 anni, oggi arriva il fondo cinese Fosun. Tra blocchi di colore, linee morbide, materiali rigidi, Lanvin resta un brand con un nuovo proprietario, ma con un estremo bisogno di un autore. Da quando si è interrotto il rapporto con lo stilista Alber Elbaz, infatti, la linea donna non è per nulla apprezzata da chi amava lo stile Elbaz.

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