Arte

IL CORAGGIO DI ESSERE FOLLE, ISA GENZKEN

 

 

 

«Ho sempre voluto avere il coraggio di fare cose totalmente folli, impossibili, e anche sbagliate» affermava Isa Genzken nel 1994.  L’artista tedesca capace con le sue opere di rivoluzionare la cultura visiva, in particolare la scultura. Legno, gesso, acciaio, cemento e resina, ma anche materiali domestici, ogni elemento le è servito per ampliare il suo lavoro. Imprevedibile, spesso contraddittorio, aperto alle illusioni e all’immaginazione, lontano dalla logica classica.

Le opere in mostra

Opere diverse le une dalle altre, sperimentazioni. Film, disegni, collage narrativi, ovvero strutture complesse, assemblaggi di oggetti comuni. Rappresentano la modernità, il corpo umano, spesso criticano la cultura della città e dell’architettura. Considerata una delle artiste che più hanno segnato la contemporaneità degli ultimi quaranta anni, dopo la personale al Moma di New York, la grande mostra alla Whitechapel di Londra, la celebrazione in patria presso il Museum Ludwig di Colonia, arriva al Martin Gropius Bau di Berlino con l’esposizione precedentemente portata in scena al Stedelijk di Amsterdam.

Curata da Beatrix Ruf e Martijn van Nieuwenhuysen, con la collaborazione della stessa artista, presenta la maggior parte dei suoi lavori secondo uno schema non cronologico, ma lineare per affinità materiche e semantiche. Opere all’apparenza vivaci e giocose, in realtà racchiudono elementi autobiografici e commenti sulla società, irrequieta come irrequiete appaiono i suoi lavori, non legati a una sola materia o a un solo genere, vari, diversi, spiazzanti.

Chi è ISA GENZKEN?

Figlia di un medico amante della musica e di una mancata attrice teatrale, nata nella Berlino del’Ovest ha subito le ripercussioni della guerra fredda. Simbolo degli anni ’60, per pagarsi gli studi posò come modella. Sperimentatrice gli ellissoidi, sculture in legno laccato, sensuali e celebrali, sono stati elaborati al computer. Fu fra i primi artisti a osare con la tecnologia digitale. Nessun riferimento al femminismo, la sua arte è personale. Sono assemblaggi di idee e materia come fossero «una stretta di mano fra persone»

 

Isa Genzken: Make Yourself Pretty!
Fino al 26 giugno
Martin-Gropius-Bau, Berlino

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