Moda

IL RITORNO DI MOSCHINO A MILANO MODA UOMO

Moschino è tornato a sfilare a Milano, accorpando la collezione pre-Fall 2017 Donna e quella Fall 2017 Uomo in un unico evento

Moschino è tornato a casa, a Milano, con una sfilata evento che si è tenuta ieri, sabato 14.

Jeremy Scott ha commentato l’atmosfera e l’aria che si respirano nel suo paese d’origine, gli Stati Uniti: “È una fase globale, che ci riguarda tutti. Se gli Stati Uniti sono “in the toilet”(nel cesso, senza mezzi termini), tutto il mondo è “in the toilet”. Abbiamo il dovere di combattere, di far sentire la nostra voce, per i diritti civili e per il diritto alla bellezza, per tutto ciò che  sentiamo che ci è stato tolto via da un momento all’altro. Questo è il sentimento che ho voluto riportare nella collezione e nello show: dipingendo a fresco i vestiti con vernice nera, senza seguire una logica, con l’intenzione di coprirli. Perché è proprio questa sensazione che mi porto dentro: una colata di nero che ci ha colto alla sprovvista, da cui emergono elementi di bellezza che dobbiamo usare come emblemi e totem“.

Una dichiarazione-manifesto quella del creativo losangelino, che ha accessoriato le silhouette con berretti e guanti dai decori e fregi, come distintivi e spille e stemmi, militari, con un forte richiamo agli anni Ottanta.

Il fashion show si è tenuto in un antico palazzo in corso Magenta, in cui il designer ha voluto installare una impalcatura, tra il sontuoso mobilio, che ha allestito con grovigli di fili colorati e tubi lampeggianti, come in un universo parallelo distopico.

I modelli Moschino hanno sfilato come soldati e soldatesse provenienti dal futuro, indossando pantaloni metallici, guanti e cappotti con stampe intergalattiche, con schizzi raffiguranti esplosioni e galassie.

In un disequilibrio armonizzato dalla tensione, Scott ha mixato codici militari a simboli ultra-femminili, e kitsch, di amore e redenzione.

Attraverso la lotta possiamo trovare la bellezza, rappresentata in gran parte dalla volontà delle persone di andare avanti e di agire, di far sentire la propria voce. Combattere per i propri diritti è prioritario oggi, battersi per il diritto di esprimersi attraverso la propria arte.”, una presa di posizione molto forte quella di Jeremy Scott, le cui collezioni rimangono ultra-pop ma con una vena riflessiva.

 

 

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