Inchiesta Mps, assolti Profumo e Viola in appello. Titolo vola al 3% in Borsa
L’inchiesta Mps vede una svolta: sono stati assolti Profumo e Viola. I due dirigenti accusati di aggiotaggio e false comunicazioni nei confronti del crac storico dell’istituto bancario toscano escono assolti dopo una lunga e travagliata indagine. Con Profumo e Viola è stato assolto anche Paolo Salvadori. L’ex presidente del collegio sindacale subì una condanna in primo grado a 3 anni e 6 mesi per false comunicazioni sociali.
Non solo sono stati assolti Profumo e Viola, ma anche è stata annullata la decisione su banca Mps. Per l’ex Presidente della banca toscana finisce dunque un periodo durato otto lunghi anni. Il crac bancario resta però uno dei più interessanti e più discussi della storia bancaria Italiana.
Assolti Profumo e Viola nell’inchiesta Mps: ma le richieste di risarcimento restano
Dunque, la sentenza di appello di secondo grado da parte della Corte di Milano ribalta quella di primo grado. assolti Alessandro Profumo e Francesco Viola. I due dirigenti bancari dell’ormai ex istituto Monde dei Paschi di Siena escono puliti dall’inchiesta sul crac bancario del 2014.
Profumo e Viola, infatti, all’epoca del fallimento di Montepaschi, ricoprivano rispettivamente l’incarico di Presidente ed Amministratore Delegato dell’istituto di credito, fondato nel lontano 1472. I due ex imputati erano coinvolti nell’inchiesta dei cosiddetti derivati contabilizzati come Btp. Prima della sentenza di oggi, infatti, su Profumo e Viola pendeva un’accusa di aggiotaggio e false comunicazioni sociali.
Se da una parte con il fatto che vengono assolti Profumo e Viola si chiude per questi ultimi un periodo di angoscia, dall’altra non finisce per i risparmiatori rimasti al verde a seguito dei derivati. La nuova sentenza, infatti, chiude un altro capitolo di pendenze legali con i passati investitori.
Con un numero sempre minore di condannati non diminuiscono le richieste di indennizzo, che sono tante. Basti pensare che negli ultimi 15 anni gli azionisti Mps hanno perso oltre 20 miliardi in Borsa. Nel frattempo, sono stati assolti Profumo e Viola in quanto il fatto non sussiste. Gli effetti di questa sentenza si sono fatti subito sentire.
Il titolo di Montepaschi, tornato in Borsa dall’inizio del 2018 dopo che lo Stato Italiano dispose una somma pari a circa €5 miliardi per l’acquisizione di quasi il 70% delle quote, alla chiusura è balzato di ben 3 punti percentuali. La sentenza che considera assolti Profumo e Viola diminuisce anche i rischi legali dei Conti Mps in previsione della chiusura di bilancio di fine anno.
Secondo il rapporto stilato da Mediobanca Securities, “il rilascio minimo di fondi di copertura dei rischi legali nel quarto trimestre 2023 potrebbe essere di circa 200 milioni, somma che potrebbe salire fino a 550 milioni, se tutti i contenziosi extragiudiziali fossero derubricati da ‘probabili’ a ‘possibili’ o ‘remoti’“.
Nei conti del terzo trimestre Montepaschi aveva ridotto i rischi legali a €2,9 miliardi, comunque una somma che quasi equivale alla capitalizzazione della banca. Tutto il capitale detratto dal fondo rischi in seguito alle sentenze accrescerebbe ancora di più il patrimonio Cet1 della banca senese, che passerebbe dall’attuale 0,3% al 0,75% in più rispetto all’attuale 16,7% sugli attivi di rischio.
Assolti Profumo e Viola nell’inchiesta Montepaschi. L’ex Presidente: “Finisce una triste vicenda”
La sentenza della Corte d’Appello di Milano ha dichiarato assolti Profumo e Viola perché il fatto non sussiste sul rebus dei derivati. L’ex Presidente dell’Istituto Montepaschi Alessandro Profumo dopo il pronunciamento della Corte, è scoppiato in lacrime, segno di una contentezza totale verso un episodio per il quale lui stesso non aveva mai smesso di sperare in un esito positivo. Ha detto:
Sono emozionato, dopo otto anni di sofferenza, ma ho sempre avuto fiducia nella giustizia e sono molto contento anche per la banca, perché si chiude questa triste vicenda.
Se da una parte Profumo e Viola possono dirsi risollevati da un peso importante, non lo sono invece le migliaia di risparmiatori truffati che attendono un risarcimento dalla Giustizia. Avranno mai anche questi ultimi la stessa soddisfazione dei due dirigenti?
Conclusioni inchiesta Mps, assolti Profumo e Viola perché il fatto non sussiste
Leggi anche:
Per Giuseppe Conte è questione morale: lettera al presidente Giorgia Meloni
Guerra a Gaza, il capo di Hamas Yahya Sinwar fugge a Sud della Striscia
NEWSLETTER
Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.
