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Guerra a Gaza, il capo di Hamas Yahya Sinwar fugge a Sud della Striscia

La Guerra nella Striscia di Gaza prosegue senza nuovi cessate il fuoco, e Yahya Sinwar, il capo di Hamas ormai rimasto solo sul fronte, tenta una fuga disperata verso il Sud della piccola regione. Il leader dell’organizzazione terroristica palestinese, infatti, continua a scappare dalla caccia spietata delle forze armate dello Stato Ebraico, decise a rendere giustizia alle centinaia di vittime degli attacchi del 7 ottobre scorso.

Pur facendo molta attenzione su come non lasciare proprie tracce dietro di sé, il cerchio attorno a  Yahya Sinwar si restringe sempre di più. Le IDF continuano a catturare miliziani che confessano gli ultimi piani, permettendo così una probabilità sempre maggiore di catturarlo vivo. Il n.1 di Hamas però non ha nessuna intenzione di diventare il bottino ed è pronto a tutto.

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Il capo di Hamas in fuga verso il sud della Striscia

Dunque, prosegue la fuga rocambolesca di Yahya Sinwar verso il sud della Striscia di Gaza. Il leader dell’organizzazione politico-militare è l’unico rimasto dentro il martoriato territorio palestinese sul Mediterraneo. Questa sua volontà di restare a fianco della popolazione palestinese rappresenta l’unica ancora di salvezza per un’organizzazione che rischia di essere azzerata a breve.

Se da una parte, infatti, i servizi esterni israeliani hanno già pianificato l’eliminazione della dirigenza riparata in vari Stati amici come Libano, Turchia e Qatar, dall’altra i reparti più avanzati delle IDF proseguono la caccia senza quartiere al capo di Hamas. I soldati di David tra le macerie di Gaza city (dove il numero delle vittime è ormai prossimo a toccare 20.000) cercano Sinwar senza sosta, ma è molto difficile.

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Il capo di Hamas Yahya Sinwar è sempre più braccato dalle truppe israeliane: riusciranno a catturarlo?

Tuttavia, le forze armate di Tel Aviv continuano a catturare miliziani che spesso forniscono informazioni interessanti su di lui. Testimonianze parlano del trasferimento da Gaza City a Khan Yunis compiuto poco prima della tregua, in cui Sinwar ha cinicamente sfruttato i cortei umanitari concessi alla popolazione palestinese.

Nie fatti, il capo di Hamas è sempre più barricato nei bunker sotterranei, senza tentare altri spostamenti, né cercare di rendersi conto della situazione in superficie. E’ forse questo che rende ancora più drammatica la situazione, in cui i civili palestinesi sfollati (quasi 2 milioni) di fatto rappresentano uno scudo umano per Sinwar, ormai un Califfo pronto a sacrificare tutto il popolo pur di non finire catturato.

Netanyahu non si arrende e vuole catturare il capo di Hamas il prima possibile

Mentre i soldati israeliani dentro Gaza proseguono la caccia al capo di Hamas, Benjamin Netanyahu non si arrende e vuole avere di nuovo Sinwar in prigione il prima possibile. L’attuale premier israeliano (che ha comunque perso di consenso dopo gli attacchi dello scorso ottobre) ha fretta di portare a casa questo obiettivo più politico/personale che patriottico.

E’ un’operazione molto delicata, in quanto al momento “il coltello dalla parte del manico” ce l’ha Hamas. L’organizzazione terroristica ha infatti ancora oltre 100 ostaggi, nascosti nei posti più disparati della Striscia di Gaza. Si pensa che alcuni possano trovarsi nei famigerati tunnel sotto la regione che lo stesso Israele ha intenzione di allagare come misura estrema.

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Il capo di Hamas ha fallito nella sua missione di una jihad contro Israele

Il tempo però stringe e da entrambe le parti si vuole concludere questo capitolo di una guerra mai finita davvero. C’è però un punto in cui di fatto il capo di Hamas ha perso: il coinvolgimento degli alleati all’estero. Sinwar si aspettava un’adesione maggiore dai partners più stretti a partire dall’Iran.

La teocrazia sciita però ha risposto un sonoro picche, o meglio, ha preferito che si facessero avanti gli alleati libanesi di Hezbollah che spesso lanciano razzi dal confine con il Libano. A prescindere da come potrà normalizzarsi la situazione, il leader più importante di Hamas ha già perso la propria guerra personale, quella di un tentativo di una jihad internazionale contro Israele.

Conclusioni il capo di Hamas Yahya Sinwar in fuga verso il Sud della Striscia

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