Rugby, Sei Nazioni 2024: c’è Francia-Italia 10-0 – LIVE
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Irlanda Italia di Rugby al Sei Nazioni: fondamentale cercare l’impresa per gli azzurri dell’Italrugby

Si scende in campo per il Sei Nazioni di Rugby con il match Irlanda Italia. Dalle 16:00 in diretta e in chiaro su TV8 la nazionale azzurra proverà a giocarsela contro gli avversari d’oltre Manica in trasferta, a casa loro, dove sono una certezza.

Al via Irlanda - Italia di Rugby al Sei Nazioni: in diretta su TV8

Irlanda Italia di Rugby al Sei Nazioni: gara al via alle 16:00. Partita fondamentale per gli azzurri che devono cercare  l’impresa, o come scritto nell’articolo, giocare bene. Qui le parole di Marco Bortolami

La squadra irlandese che affronterà l’Italia nel sei nazioni di rugby

McCarthy è soprannominato Big Joe. Misura 1.98 metri di altezza e pesa 124 chili, ma è comunque più piccolo del suo compagno di seconda linea, Ryan, il quale raggiunge i 2.01 metri. Sono veri giganti sul campo. Questo contrasta nettamente con la situazione degli italiani, i cui otto giocatori della mischia sono più bassi e più leggeri degli irlandesi, con una differenza media di 6 centimetri in altezza e 8 chili in meno di peso ciascuno.

Durante le rimesse laterali contro l’Inghilterra, questa disparità di stazza è stata un ostacolo significativo per gli azzurri: senza essere in grado di recuperare la palla, non restava loro che difendere; tuttavia, se si affaticavano troppo in difesa, era impossibile sperare di ottenere la vittoria. Domani a Dublino, nel secondo turno del Sei Nazioni, si prospetta una sfida difficile contro una delle squadre fisicamente più potenti al mondo.

Al via Irlanda - Italia di Rugby al Sei Nazioni: in diretta su TV8

Le parole di Marco Bortolami

“Siamo penalizzati in termini di altezza e robustezza nelle fasi statiche. Tuttavia, con una strategia ben studiata, possiamo ottenere risultati positivi”: Queste sono le parole di Marco Bortolami, ex capitano della Nazionale italiana di rugby e di prestigiose squadre in Francia e Inghilterra, con 112 presenze con la maglia azzurra. Bortolami è stato uno dei grandi del rugby italiano. Attualmente, allena il Benetton Treviso, una squadra che sta emergendo con 10 vittorie e solo due sconfitte, occupando il secondo posto nel United Rugby Championship e qualificandosi agli ottavi di Challenge Cup.

“In Italia non abbiamo giovani con quelle stesse caratteristiche fisiche, principalmente perché vengono attratti da altre discipline come il basket o la pallavolo. Io ho scelto il rugby perché mio padre ci giocava. Tuttavia, c’è ancora molto da fare per quanto riguarda il reclutamento e presto vedremo dei miglioramenti”.

Nel frattempo, cosa fare? “Se non si può dominare fisicamente, bisogna farlo con la velocità. In questo senso, abbiamo delle ottime potenzialità. Quando il gioco rallenta, diventa fondamentale l’applicazione della forza nelle fasi statiche: anche se sei più piccolo, puoi compensare con la muscolatura. Inoltre, è importante lavorare sulla mentalità, sulla tecnica e sull’attitudine alla lotta”.

L’Irlanda è potente come l’Inghilterra, ma più rapida”. Tuttavia, in touche, la differenza di altezza ci mette in difficoltà. “Abbiamo giocatori intelligenti come Ruzza e Zambonin (peccato per le assenze di Lamb e Iachizzi): possiamo trovare soluzioni interessanti. Nella dinamicità fisica, sia nel trasporto della palla che nel placcare, Niccolò Cannone e Zilocchi sono eccellenti. All’Olimpico, nonostante l’Inghilterra avesse 60 chili in più in mischia ordinata, siamo riusciti a ottenere delle punizioni. Ho visto un’Italia energica, fiduciosa, competitiva e più attenta nell’uscire dalla nostra metà campo”.

A Dublino, sarà ancora una battaglia di trincea? “No, sarà una battaglia di cavalleria: loro sono potenti come l’Inghilterra, ma due o tre volte più veloci”. Il ct Quesada dice che con il suo sistema di gioco i trequarti devono correre tanto. Questa volta, ancora di più. “Menoncello è diventato molto concreto: ha canalizzato la sua esuberanza e imparato a controllare il suo talento. Ha ancora ampi margini di crescita. Anche Brex ha gesti tecnici molto buoni”.

Una pesante sconfitta sarebbe un duro colpo, dopo le luci viste all’Olimpico. “Serve pazienza, Quesada ha ragione. L’Italia è giovane, ha bisogno di esperienza e di un know-how che stiamo ancora sviluppando, per interpretare meglio le partite: il rugby non è solo improvvisazione e velocità, bisogna saper scegliere il momento giusto prima di attaccare. Come sul ring: se abbassi la guardia o provi subito a colpire per il knockout, rischi di essere colpito e mandato al tappeto. È qualcosa su cui stiamo lavorando molto a Treviso: rimanere solidi e lucidi in ogni situazione”.

Nell’Italrugby rientra Capuozzo, ma si aggiungono gli assenti Negri e Lorenzo Cannone; Allan, non al meglio, va in panchina. I primi 20 minuti a Dublino saranno un inferno. “Come in ogni partita, sarà cruciale concentrarsi su uno o due aspetti da gestire al meglio e prendere le decisioni giuste”. Perché la fisicità conta, ma la mentalità conta di più.

I prossimi appuntamenti del Rugby, dopo Irlanda Italia del sei nazioni

Prossimi appuntamenti per la nazionale italiana contro la Francia. Contro i verdi campioni in carica si scenderà domani in campo l’11 febbraio alle ore 16, mentre la gara contro i transalpini è in programma il 25 febbraio sempre alle ore 16.

Dopo la pausa ad attendere gli uomini del neo coach Quesada ci saranno Scozia e Galles: 9 marzo e 16 marzo rispettivamente le date stabilite per gli incontri che chiudono il calendario azzurro nel torneo.

Irlanda - Italia di Rugby al Sei Nazioni

Conclusione: Italia Irlanda di Rugby al Sei Nazioni: fondamentale cercare, se non l’impresa, almeno la prestazione

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Editor: Tommaso Mauri

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