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Russia, abbattuto jet: Prigozhin e il suo vice sono morti

Rosaviatsia, l’Agenzia federale russa per il trasporto aereo, conferma: a bordo del jet abbattuto ieri tra Mosca e San Pietroburgo, a 300 chilometri a nord della capitale, c’erano Yevgeny Prigozhin, capo delle milizie Wagner, il suo braccio destro comandante Dmitry Utkin, un altro vice del Gruppo Wagner, Valery Chekalov, e altri 4 paramilitari.

Dieci le vittime: 7 passeggeri e 3 membri dell’equipaggio

In tutto 10 persone, i cui corpi sono stati «ritrovati e ricomposti», hanno spiegato i servizi di emergenza. «Niente accade in Russia senza che ci sia dietro Putin», è stato il commento del presidente Usa Joe Biden.

Il jet del leader del gruppo Wagner  Yevgheny Prigozhin è stato abbattuto dalla contraerea dell’esercito russo. La notizia, confermata ufficialmente sia dall’emittente televisiva statale Russia 24 che dall’emittente Tsargrad, era stata diffusa inizialmente dal canale Telegram “Grey Zone”, affiliato al Wagner Group, che ha condiviso immagini dello schianto e puntato il dito contro il ministero della Difesa russo.

Le prime notizie dal canale Telegram Grey Zone

«Il jet privato Embraer Legacy 600 con numero di registrazione RA-02795, che apparteneva a Yevgeny Prigozhin, è stato abbattuto dal fuoco della difesa aerea del ministero della Difesa russo nel distretto Bologovsky della regione di Tver», a circa 100 chilometri a nord di Mosca.

«Inizialmente a bordo c’erano sette persone – si legge – prima che l’aereo si schiantasse, i residenti locali hanno ascoltato due raffiche di difese aeree, e ciò è confermato dalle scie di condensazione nel cielo in uno dei video, così come dalle parole di testimoni oculari diretti», si legge sempre su Grey Zone, dove sono pubblicati anche i video e le foto della caduta dell’aereo.

In un post successivo, Grey Zone afferma che «il secondo aereo privato di Prigozhin, Embraer ERJ-135BJ “Legacy 650” con il numero RA-02748, sta attualmente volando nel cielo sopra Mosca».

Il social dei mercenari ha minacciato anche «conseguenze disastrose» per la morte del leader Wagner.

«Le persone che hanno dato l’ordine non hanno capito affatto lo stato d’animo dell’esercito e il morale». Questo nuovo intervento sembra di fatto confermare l’uccisione di Prigozhin. «Che questo sia un insegnamento per tutti. Bisogna sempre arrivare fino in fondo», si legge in un secondo messaggio. Il riferimento è probabilmente alla rinuncia del leader della Wagner di arrivare fino a Mosca il giugno scorso.

Usa: Prigozhin su aereo precipitato? Nessuna sorpresa

«Abbiamo visto le notizie. Se confermate, nessuno dovrebbe essere sorpreso. La disastrosa guerra in Ucraina ha portato un esercito privato a marciare su Mosca, e ora – sembrerebbe – a questo». Così la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson, in riferimento all’incidente aereo in Russia nel quale è morto Yevgheni Prigozhin.

Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky, ha invece commentato su X (Twitter): «È ovvio che Putin non perdona a nessuno. È anche che Prigozhin abbia firmato una speciale condanna a morte per se stesso nel momento in cui ha creduto alle bizzarre “garanzie” di Lukashenko e all’altrettanto assurda “parola d’onore” di Putin.

L’eliminazione dimostrativa di Prigozhin e del comando Wagner due mesi dopo il tentativo di colpo di stato è un segnale di Putin alle élite russe in vista delle elezioni del 2024 che significa “Attenzione! La slealtà equivale alla morte».

Confermata la destituzione del generale Surovikin

Lo schianto dell’aereo di Prigozhin coincide con la conferma della notizia, già diffusa nelle passate settimane, che il generale Serghei Surovikin è stato sostituito al comando dell’Aeronautica dal generale Viktor Afzalov, secondo quanto ha scritto l’agenzia Ria Novosti citando sue fonti.

Surovikin, già comandante delle forze russe in Siria e capo delle operazioni in Ucraina dall’ottobre 2022 al gennaio di quest’anno, ha comandato le forze aerospaziali dal 2017.

Negli ultimi mesi si erano diffuse voci, mai confermate, di una sua rimozione e anche di un suo arresto per un presunto appoggio al capo della Wagner Yevgeny Prigozhin nel tentato ammutinamento del 24 giugno.

Intanto, nel pomeriggio, il presidente russo Vladimir Putin è apparso sul palco del concerto a Kursk allo spettacolo di gala in occasione dell’8o° anniversario della vittoria nella battaglia di Kursk.

Lo ha segnalato la Tass. Mentre Joe Biden è stato informato sull’aereo caduto in Russia sul quale fra i passeggeri c’era, secondo quanto riportato dai media, anche il capo di Wagner Yevgeny Prigozhin. Lo afferma la Casa Bianca.

Dopo la morte di Prigozhin che futuro avrà il gruppo Wagner?

Dopo la morte del fondatore del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, a bordo dell’aereo precipitato nella regione di Tver in Russia in tanti si chiedono che fine faranno i suoi fedelissimi. Quelli che sono rimasti accanto a lui anche dopo la clamorosa insurrezione contro il Cremlino dello scorso 24 giugno.

Chi è rimasto in Libia avrà l’appoggio di Mosca, chi è in Bielorussia sarà marginale

Oggi il Corriere della Sera lancia alcune ipotesi sul futuro dei mercenari. L’indicazione probabilmente più interessante arriva dalla Libia, dove i mercenari russi operano almeno dal 2016 in sostegno al regime autonomo del generale Khalifa Haftar a Bengasi in contrapposizione a quello di Tripoli.

Ieri, poche ore prima dello schianto aereo, è arrivato a Bengasi il viceministro della Difesa russo, Yunus-Bek Yevkorov. Saranno gli ufficiali del ministero della Difesa di Mosca a determinare le strategie in Libia, Siria e in tutte le sue basi. Quelli oggi in Bielorussia diventeranno sempre più marginali.

Mercenari allo sbando

Di diverso avviso è l’analisi di Repubblica che dipinge dei mercenari allo sbando, con la Wagner oramai al tramonto totale. In molti avrebbero cercato di lasciare la Bielorussia nelle ultime ore.

Secondo il quotidiano l’uccisione di Prigozhin potrebbe essere la fine delle operazioni dei mercenari in Africa e senza indicazioni chiare e immediate gli uomini allo sbando potrebbero non avere altra scelta che farsi assorbire da nuovi gruppi.

Lo stesso fondatore aveva precisato che il paese di Aleksandr Lukashenko, che ospitava la Wagner in almeno due caserme – ieri sera, spiega la testata, rimaste paradossalmente senza Internet – era soltanto una tappa temporanea.

Prigozhin e la fretta di tornare

Ma perché Prigozhin si trovava a bordo di quel volo? Sempre Repubblica spiega che su Telegram gira una versione interessante sul viaggio del fondatore.

Aveva fretta di tornare in Russia per bloccare il piano di Andrey Averyanov, vice dei servizi militari (Gru), che vuole sostituire la Wagner con la creazione di una nuova brigata di 20mila uomini da spedire nel continente africano. Averyanov viene dall’Unità 29155, che si occupa delle operazioni clandestine dell’intelligence russa come gli avvelenamenti all’estero.

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