Dizionario Arte

Kitchen Sink School

Gruppo di pittori socio-realisti britannici attivo negli anni Cinquanta del XX secolo, che si specializzò in tristi soggetti relativi alla classe operaia: soprattutto scene d’interni e nature morte di disordine domestico e avanzi; il termine fu ideato dal critico David Sylvester (1924-2001) in un articolo del numero di dicembre del 1954 del giornale Encounter. Gli artisti principali ai quali era indirizzata la definizione erano John Bratby, Derrick Greaves (1927), Edward Middleditch (1923-1987) e Jack Smith (1928), appoggiati dalla Beaux Arts Gallery di Londra (diventarono famosi come Beaux Arts Quartet) e dal critico politicamente di sinistra John Berger (1926); nel 1956 esposero insieme alla Biennale di Venezia. Con la scelta di tematiche cupe e sordide e il loro stile aggressivo e sgradevole espressero lo stesso tipo di insoddisfazione verso i valori sociali e morali della società britannica del dopoguerra che veniva espresso dagli Angry Young Men in letteratura (scrittori come John Osborne, il cui Ricorda con rabbia fu messo in scena per la prima volta nel 1956), che talvolta venivano ricordati anche come ‘drammaturghi kitchen sink’). Questo atteggiamento comune non durò a lungo e nei tardi anni Cinquanta i pittori della Kitchen Sink School presero strade diverse: Bratby, per esempio, enfatizzando la sua predisposizione *espressionista e Smith rivolgendosi infine all’ astrattismo. Berger, un tempo loro protettore, ne denunciò il ‘tradimento’.

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