Dizionario Arte

Klinger, Max

Pittore, scultore e autore di stampe tedesco. Studiò a Karlsruhe e a Berlino e poi, dopo un breve periodo a Bruxelles, Berlino e Monaco, passò gli anni tra il 1888 e il 1893 a Roma. Dopo il ritorno in Germania nel 1893 si stabilì nella nativa Lipsia, dove la sua casa divenne uno dei centri della vita culturale cittadina. La sua opera rivela una grande immaginazione e spesso un morboso interesse per temi di amore e morte. Come pittore è conosciuto per il suo enorme Giudizio di Paride (1885-87, Kunsthistorisches Museum, Vienna), nel quale la cornice è parte del complesso decorativo. Come scultore sperimentò la *policromia secondo la maniera delle statue greche *crisoelefantine; il punto più alto raggiunto fu la statua di Beethoven (1899-02, Museum der Bidenden Künste, Lipsia) in marmo bianco e marmi colorati, bronzo, alabastro e avorio. È tuttavia come acquafortista che Klinger è più noto e mostra chiaramente la propria originalità, specialmente nelle Avventure di un guanto (tre serie iniziate nel 1881), una grottesca esplorazione del feticismo che anticipa la pubblicazione delle teorie di Freud. Queste acqueforti riguardano un ragazzo sfortunato e il suo coinvolgimento nella perdita di un introvabile guanto che ha chiare implicazioni sessuali; come altre opere di Klinger sono state considerate precorritrici del surrealismo e l’influenza di questo artista può essere notata nell’opera di De Chirico (uno dei suoi più grandi ammiratori), di DalÕ e di Ernst tra gli altri. Nascita: Lipsia 1857; Morte: Grossjena 1920

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