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Kontaktohof mit damen und herren ab 65′ di Pina Bausch

Da non perdere la rilettura da parte della coreografa tedesca del memorabile spettacolo del 1978. E poi la rivelazione Lucia Calamaro con Magick – Autobiografia di una vergogna e L’ultimo Ubu?, ennesima variazione di Tonino Conte sul personaggio di Alfred Jarry

L’appuntamento da non perdere, la prossima settimana, è quello con la compagnia di Pina Bausch, che arriva al Teatro Nuovo di Torino – ospite del Teatro Stabile – col suo ormai celeberrimo Kontakthof mit damen und herren ab 65′: alle rappresentazioni, che avranno luogo giovedì 11, sabato 13 e domenica 14, si affianca una serie di iniziative, fra cui le proiezioni di Damen und herren ab 65, un documentario sulle prove (il 5 e il 9), e di Die klage der kaiserin, l’unico film diretto dalla Bausch (il 5 e il 9).

era il titolo di un memorabile spettacolo realizzato nel ’78 dalla coreografa tedesca, e basato appunto sui contatti, sugli incontri ora teneri ora bruschi fra una serie di giovani coppie alla vana ricerca dell’amore. Ora quel lavoro è stato poeticamente riallestito con un gruppo di ballerini non professionisti di età compresa fra i cinquantotto e i settant’anni, che sfoggiano passi di danza e rituali di corteggiamento con tutte le inevitabili goffaggini e inadeguatezze comportate dalla loro condizione.

Nella scorsa stagione Tumore, uno spettacolo desolato – il suo percorso intenso e cupamente comico nelle ultime ore di una malata terminale – era stato considerato un’autentica rivelazione. Ora la giovane regista-drammaturga Lucia Calamaro è stata invitata a realizzare una nuova creazione prodotta e sostenuta dal Teatro di Roma: si intitola Magik – Autobiografia della vergogna, e verrà proposta da mercoledì 10 al Teatro India, nell’ambito del progetto Oggi verso domani, dedicato ai talenti emergenti. Il suo debutto è atteso con curiosità, perché offre l’occasione di scoprire se le qualità che si erano colte in quell’opera prima saranno effettivamente confermate, e di verificare come un’artista indipendente possa adattarsi al passaggio – importante, ma sempre rischioso – a una più impegnativa dimensione istituzionale. Interpretato dalle stesse due attrici del lavoro precedente, le bravissime Benedetta Cesqui e Monika Mariotti, il testo mette in luce una difficile storia famigliare.

Al Teatro della Tosse di Genova è invece in scena fino a martedì 9 L’ultimo Ubu?, un’ennesima variazione di Tonino Conte sull’amato personaggio di Alfred Jarry, le cui gesta sono evocate dai suggestivi burattini disegnati da Emanuele Luzzati e Bruno Cereseto. Lo spettacolo inaugura una rassegna sugli aspetti più truci e inquietanti del teatro di figura, che si intitola La guerra delle teste di legno e proseguirà da mercoledì 10 coi sinistri pupazzi dell’australiano Neville Tranter, usati in questo caso per raccontare la fine di Hitler.

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