LA GUIDA DELL’ESPRESSO 2019: CONFERME E NEW ENTRY
Le Guide de L’Espresso hanno presentato l’edizione 2019 de I Ristoranti e i Vini d’Italia, la guida dei gourmet d’Italia alla scoperta delle migliori insegne da nord a sud del Paese.
La Guida dell’Espresso che, come è noto, inaugura la stagione delle guide è giunta quest’anno alla sua 41a edizione con più di 2000 ristoranti e trattorie, le migliori pizzerie, 800 ristoranti top premiati con i “cappelli”.
Dopo la cover d’oro dello scorso anno, dedicata al quarantesimo anniversario e al varo del cappello d’oro, la guida I Ristoranti d’Italia dell’Espresso torna a scegliere il rosso per la sua grafica.
Con l’edizione 41 arriva in libreria e in edicola (e su telefonino e tablet per chi preferisce scaricare l’app) una rinnovata fotografia della ristorazione del Paese.
Il direttore della Guida Enzo Vizzari la definisce “viva, ricca, varia, che consolida e arricchisce i propri punti di forza ma si aggiorna e si diversifica, anche cambiando connotati e caratteristiche”.
Alta cucina, ma non solo
Diversamente dalla rossa Michelin, la Guida dell’Espresso, oltre ai ristoranti classici e alle trattorie, aggiunge tantissimi indirizzi di fast food e street food.
Inoltre, locali per colazione, pranzo veloce e aperitivo; locali di cucina etnica, quelli per vegetariani e vegani, le pizzerie tradizionali e quelle gourmet. Censite anche hamburgerie, paninerie e piadinerie.
Caratteristica, questa, che conferma la Guida dell’Espresso come la più completa e italiana fotografia del nostro Paese a tavola.
Nella guida ogni posizione ha un suo specifico significato. 1 cappello significa una buona cucina, 2 cappelli una cucina di qualità e di ricerca, mentre i 3 cappelli simboleggiano una cucina ottima.
Salendo nell’empireo, i 4 cappelli indicano una cucina eccellente, e i 5 cappelli, com’è ovvio, il meglio in assoluto.
I 5 cappelli e le new entry
Come abbiamo detto, la Guida Espresso non assegna stelle ma cappelli e al vertice, con cinque cappelli, troviamo ben sette ristoranti due in più dell’anno scorso
Poiché i migliori sono quasi sempre i migliori per tutti, al top si ritrovano tanti 3 stelle Michelin:
Casadonna Reale dello chef Niko Romito a Castel di Sangro,
Le Calandre della famiglia Alajmo a Rubano.
L’Osteria Francescana di Massimo Bottura a Modena,
Piazza Duomo dello chef Enrico Crippa ad Alba,
Uliassi di Senigallia e il neo eletto Norbert Niederkofler del ristorante St. Hubertus a San Cassiano in Alta Badia.
L’altro neoeletto è il Lido 84 dello chef Riccardo Camanini a Gardone Riviera.
Stupisce il fatto che Camanini ad oggi abbia una sola stella Michelin. In attesa di vedere come sara’ classificato quest’anno dalla rossa, La Guida dell’Espresso lo consacra già nell’ empireo dei 5 cappelli.
I cappelli d’oro de La Guida dell’Espresso
Dallo scorso anno, sono stati inoltre introdotti i Cappelli d’oro, ovvero i nuovi classici della cucina italiana.
A fregiarsi di questo riconoscimento quest’anno sono: Caino – Montemerano , Casa Vissani – Baschi, Colline Ciociare – Acuto, Dal Pescatore – Canneto sull’Oglio, Don Alfonso 1890 – Sant’Agata sui Due Golfi .
E ancora Enoteca Pinchiorri – Firenze, Lorenzo Forte dei Marmi (LU); Miramonti L’altro – Concesio, Romano – Viareggio e San Domenico – Imola.
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