viralità sulle vendite nel fashion system
Moda

La moda si fa meme: l’effetto viralità sulle vendite nel fashion system

Oggi i brand puntano molto all’effetto viralità sulle vendite nel vasto mondo del fashion system. La moda ha bisogno di essere ricondivisa sui social per poter arrivare a quante più persone possibili. La parola chiave sembra essere provocazione.

La moda si fa meme: l’effetto viralità sulle vendite nel fashion system

L’effetto viralità ha avuto un grosso impatto sulle vendite del brand Jordanluca, un marchio attu. I fondatori del marchio, Jordan Bowen e Luca Marchetto, hanno presentato nel gennaio 2023 la scorsa collezione autunno-inverno Facendo sfilare un paio di jeans caratterizzato da macchie più scure all’altezza del cavallo molto simili a quelle d’urina. Il capo in questione viene venduto a circa 800 euro.

Jeans Jordanluca
Jeans Jordanluca

Tre settimane fa il Sun ha scritto un articolo su questi specifici jeans, chiedendo ai suoi lettori il motivo per il quale qualcuno dovrebbe effettivamente comprarli. Inutile dire che il fenomeno dei “wet jeans” ha spopolato come fenomeno meme della moda. Per quanto possano essere stati criticati, attualmente i jeans sono Sold Out sul sito di Jordanluca. Le richieste per questi jeans sono ancora talmente tante che, ond’evitare eventuali copie, i due proprietari del brand stilisti ne hanno registrato la proprietà intellettuale.

Questo specifico capo, non è il solo ad essere “ fuori dal comune”. Ci sono altri esempi di brand differenti che hanno osato all’interno del fashion system: Balenciaga con la sua eclatante gonna asciugamano, borse a forma di uccello o telefono fisso, scarpe a forma di zampa di animale e sfilate dove i vestiti dei modelli vanno in pezzi.

Sembra aver fatto la stessa strada dei jeans di Jordanluca anche la borsa “piccione” vista nella serie “And Just Like That”, indossata dall’icona fashion Carrie Bradshawn. La borsa in questione è di JW Anderson ed è venduta a 690 euro. Aveva scatenato una vera tempesta mediale dettata innanzitutto dal prezzo assurdo che non giustificava nemmeno la praticità e la comodità della clutch. Circa un mese fa, se n’è tornato a parlare perchè Chiara Ferragni è stata fotografata in abiyo da sera nero, proprio con questa borsetta.

Carrie Bradshawn con borsa piccione
Clutch “piccione” di JW Anderson

Viralità sulle vendite: meglio diventare un meme che essere dimenticati

Oggi non è più importante creare collezioni esteticamente belle, indossabili senza troppe difficoltà e poco stravaganti. la moda si sta adattando ad un contesto dove viene esplicitamente richiesto di uscire da ogni schema possibile. In questo modo, le sfilate sono seguite e vanno virali, i capi seppure costosi, vengono ugualmente venduti nelle loro stranezze, nel loro essere un vero e proprio meme. Non sarà forse questo che spinge le persone a comprare? Il fatto di poter indossare qualcosa che è virale e che è subito riconoscibile. Quel profondo desiderio umano di essere osservati e ammirati.

I brand rispecchiano i desideri e i comportamenti dei consumatori, si adeguano alle loro abitudini di acquisto e al modo in cui fruiscono di contenuti mediali. Non fanno nulla di diverso che non si sia sempre fatto: assecondarci.

Significativo anche che tra gli invitati alle sfilate più ricercati oggi ci sia il rapper estone Tommy Cash, che si siede in prima fila travestito ora da tavola imbandita, ora da bell’addormentato con tanto di materasso, cuscino, piumone e fette di cetriolo sugli occhi. In pratica, è un meme fatto persona: una presenza fino a pochi anni fa impensabile in un contesto serioso e glamour come le sfilate.

Tommy Cash Fashion meme
Tommy Cash

Fashion meme: la nuova strategia dei brand

Non si tratta di casi isolati: basta guardare i profili social di Marc Jacobs, ora gestiti dai content creator più comici del momento, come i topi animati di Ratattacks e le battute della modella e attivista LGBTQIA+ Alex Consani. Anche Loewe dimostra una grande abilità nell’uso di questi strumenti, alternando produzioni hollywoodiane con attori comici come Dan Levy e Aubrey Plaza ai repost dei fenomeni virali del momento.

Sempre più marchi stanno collaborando con profili specializzati in meme di moda satirici, come Hey Reilly o Rick Dick, il cui obiettivo è prendersi gioco dei brand per apparire più “simpatici” al grande pubblico e, di conseguenza, più accessibili. Questo processo li rende automaticamente più desiderabili, più attuali e soprattutto vicini alla generazione di giovani di oggi.

In conclusione: oggi i brand puntano molto all’effetto viralità sulle vendite nel vasto mondo del fashion system. La moda ha bisogno di essere ricondivisa sui social per poter arrivare a quante più persone possibili. La parola chiave sembra essere provocazione.

Vi ricordiamo che è possibile acquistare la propria copia dell’Enciclopedia della moda online e in libreria, presso selezionati punti vendita Libraccio.

Leggi anche: TUTTO SULLA LOUIS VUITTON CRUISE 2025 AL PARK GÜELL DI BARCELLONA

Leggi anche: FASHION NEWS: 5 TENDENZE ESTIVE DEL 2024

Leggi anche: MILANO FASHION WEEK UOMO PRIMAVERA ESTATE 2025: GLI EVENTI E IL CALENDARIO COMPLETO

 

NEWSLETTER

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER!