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LA PERESTROJKA SPIEGATA DALLA FOTOGRAFIA

 

Classe 87, toscano, Paolo Ciregia è un talento della fotografia. Alla sola età di 28 anni è già vincitore del Leica Talent, ha ricevuto 5 menzioni d’onore all’ International Photography Awards ed è arrivato finalista a molti altri concorsi.

I suoi lavori sono stati esposti a Lugano, a Madrid, a Torino e a Genova, prima di arrivare a Milano. Dov’è in mostra alla mc2gallery con Perestrojka, immagini scattate negli ultimi quattro anni durante il conflitto in Ucraina, da Piazza Maidan al distacco della Crimea fino alla guerra nel Donbass. Fotografie spogliate del loro significato reportagistico e portare su un nuovo piano di lettura, fra la scultura e l’installazione, per un’inconsueta visione del conflitto.

L’esposizione porta il nome di Perestrojka, non a caso. Si ispira al  termine /concetto, dal doppio significato di ricostruzione e trasparenza, utilizzato da Gorbačëv a partire dal 1986 per riedificare un nuovo profilo politico meno rigido e identificare una nuova attitudine a non celare le difficoltà e discuterne liberamente. Oltre a proporre nuove riforme al fine di combattere (apparentemente) la corruzione.  Un disastro. Le iniziative fallirono portando alla fine della supremazia comunista. Come del resto ormai fallisce l’attuale modo di raccontare la guerra: la percezione visiva ha acquisito ormai talmente familiarità che la mente si disabitua a percepirle. Non a caso Ciregia declina il suo lavoro elaborando le sue foto in cui le parti più sconvenienti della guerra vengono eliminate, i volti corrosi, il popolo ucraino privato della sua identità, neanche riacquistata dopo la recente rivoluzione.

 

Paolo Ciregia. Perestrojka

Fino al 18 dicembre

Mc2Gallery, Milano

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