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Opera,  Spettacolo

La prima della Scala di Milano ieri 7 dicembre 2021: il grande rilancio dell’Italia riparte dalla Scala

La prima della Scala di Milano ieri 7 dicembre 2021: il grande rilancio dell’Italia riparte dalla Scala – Applausi interminabili per Mattarella e la regia innovativa del Macbeth di Verdi firmata Livermore

La Prima del Teatro alla Scala di Milano, ieri, martedì 7 dicembre, sancisce il rilancio dell’Italia: è andato in scena il Macbeth di Giuseppe Verdi, diretto dal Maestro Riccardo Cahilly, caratterizzato da applausi interminabili per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la messa in scena dell’opera di Shakespeare in chiave moderna (regia teatrale di Davide Livermore).

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Il Presidente Sergio Mattarella alla Prima della Scala, ieri 7 dicembre 2021: 6 minuti di applausi e il grido “bis” (ma al Quirinale)

La Prima della Scala 2021 apre la stagione teatrale 2021-2022: si è aperta ieri, 7 dicembre, con l’ingresso a teatro del Presidente Sergio Mattarella. L’accoglienza è calorosa e quasi nostalgica.

In effetti, il Presidente riceve un interminabile applauso della durata di 6 minuti. All’applauso del pubblico, si aggiunge l’omaggio del Maestro Riccardo Chailly, che alza la bacchetta con cui dirigerà l’orchestra e il grido del pubblico: “bis”.

Così, il tipico segno di approvazione di uno spettacolo da parte del pubblico teatrale si trasforma in un plauso politico. Insomma, il bis richiesto è quello al Quirinale, dopo l’imminente conclusione del mandato di presidente.

Ma quello per il Presidente Sergio Mattarella nel 2021 è un applauso che ha anche il sapore della rinascita: ricordiamo che il 7 dicembre 2020 la Prima della Scala è stata annullata a causa del dilagare della pandemia Covid-19. Al suo posto, era stato trasmesso lo spettacolo “A riveder le stelle”, con il teatro alla Scala vuoto.

Le dichiarazioni di Giorgio Armani
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Gli addobbi floreali di Armani al Teatro alla Scala di Milano

All’affetto dimostrato per il presidente Mattarella, si unisce anche lo stilista Giorgio Armani, che ha impreziosito lo spettacolo della Prima della Scala del 7 dicembre 2021 con bellissimi addobbi floreali: Per la Prima della Scala ci pensa Armani. Di Sergio Mattarella, Armani ha detto:

“Mi sentirei di ringraziarlo profondamente per l’equilibrio e la sensibilità mostrati in un periodo così difficile. Il Presidente Mattarella è stato una guida e ha evitato le inutili polemiche, mostrandosi come un valido esempio. Il suo mandato sarà ricordato per gentilezza ed equilibrio.”
Sull’importanza di questo fondamentale evento culturale, Armani, presente ieri 7 dicembre alla Prima della Scala, ha dichiarato:
“In un momento così delicato, la Scala assume un significato doppiamente importante. Perché è il simbolo di una città, Milano, che si distingue da sempre per industriosità, operosità, apertura, e della cultura e spettacolo, settori quanto mai colpiti da quasi due anni di chiusure […] Ripartire da qui significa farlo sotto un buon auspicio.”
E con un riferimento allo stop per i lavoratori dello spettacolo e la chiusura dei teatri, anche il Ministro della Cultura Franceschini ha detto:

“Ogni 7 di dicembre tutto il mondo della cultura e della musica guarda all’Italia, a Milano e alla Scala. È importante che questa serata dimostri che si può fare ripartire la cultura in sicurezza”

La Prima della Scala, 7 dicembre 2021: regia teatrale di Livermore per il Macbeth di Verdi, a metà strada fra teatro e televisione in una realtà distopica

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Lady Macbeth è Anna Netrebko

Il Macbeth di Giuseppe Verdi è basato sull’opera omonima del drammaturgo inglese, William Shakespeare: la regia teatrale della Prima della Scala 2021 era firmata da Davide Livermore, che ha interpretato quest’opera classica in chiave moderna, strizzando anche l’occhio al pubblico a casa (la diretta tv era presentata da Milly Carlucci e Bruno Vespa). Ma la diretta era visibile anche in vari luoghi di Milano grazie al progetto Prima diffusa. Si tratta di un dibattito vecchio come la storia della cultura: tradizionalisti versus innovatori. In effetti, il Macbeth di Giuseppe Verdi è reinterpretato in versione distopica. La stessa storia di Macbeth rivive in un futuro distopico. Così, lo spettacolo scelto per la Prima della Scala che abbiamo visto ieri, 7 dicembre 2021, ha proiettato la fame di potere di questa tragedia in un futuro (non così immaginario, forse), dove il mondo è controllato dal denaro. Abbiamo visto skyline quasi newyorkesi, streghe-profetesse simili a donne manager e un finale simbolico e innovativo: Banco e Macbeth rinchiusi in un ascensore-gabbia, prigionieri della colpa. Magistrali le interpretazioni degli attori in scena: da Luca Salsi (Macbeth) alla consorte Lady Macbeth (Anna Netrebko), da Francesco Meli (Macduff) a Ildar Abdrazakov (Banco) e Iván Ayón Rivas (Malcolm).

La regia televisiva

Non solo, c’è anche la modernità della regia teatrale che irrompe nella scelta televisiva. Il pubblico si divide nel giudizio a causa, forse, delle importanti riprese dall’alto e degli effetti speciali (dalla resa migliore). Infatti, il Macbeth di Verdi interpretato da Livermore si inserisce a metà strada tra l’opera teatrale e un prodotto televisivo, un film, per la verità. Le inquadrature, i primi piani ad Anna Netrebko (Lady Macbeth) e gli “effetti speciali” ci portano quasi in un film. A proposito della trasmissione tv, Livermore ha dichiarato:

“Tante sono le realtà italiane in difficoltà. Anche noi abbiamo fatto molta fatica quando siamo passati a capienza piena: la gente è ancora diffidente, ha paura. Dunque trasmettere spettacoli in televisione è utile per portare l’attenzione sul mondo del teatro e dell’arte, che spesso vengono trascurati e non valorizzati come dovrebbero. […] Credo che la tv sia soprattutto un grande mezzo per far sentire privilegiato il pubblico che sta a casa seduto sul divano, non solo i pochi che assistono allo spettacolo in teatro. […] La tecnologia è uno strumento importante per raccontare storie, che sono sempre di sentimento oltre che di azione, e quello che accade sul ledwall serve ad approfondire i personaggi.”

E adesso guardiamo al futuro: dopo questo grande rilancio, cosa andrà in scena il prossimo anno? Questa è la nostra ipotesi: Prima della Scala 2022: alla Scala di Milano l’anno prossimo torna Mozart?

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Editor: Federica Crespi

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