scuola
Attualità

La scuola si fa cara: il liceo fino a 1300 euro a studente

La campanella della scuola italiana sta per tornare a suonare. Il ritorno di studenti e studentesse sui banchi però porterà con sé un deciso aumento in termini di costi. Libri e materiale scolastico in generale sarebbero i due ambiti maggiormente colpiti dai rincari e più pesanti per le famiglie italiane.

Piuttosto discussa rimane in particolare la posizione degli editori dei testi scolastici. Dalle loro mani infatti passa la scelta finale dei testi adottati negli istituti di istruzione della penisola, con relativi aggiornamenti e nuove edizioni, spesso modificate in minima percentuale ma comunque differenti rispetto alle versioni precedenti e quindi indicate come da acquistare a studenti e studentesse, così gravati di un ulteriore costo.

A fronte dell’aumento generalizzato librerie e cartolerie lamentano invece un ridotto ricavo, e vedono molto spesso il proprio mercato intaccato da quello relativamente nuovo ma sempre più in voga dell’usato. Gli editori dal canto loro si difendono e confermano di essere sotto all’inflazione 2023. Direttamente coinvolto diventa così anche il Governo, chiamato ad intervenire in favore delle famiglie più in difficoltà.

La scuola si fa cara: il liceo fino a 1300 euro a studente
La scuola si fa cara: il liceo fino a 1300 euro a studente

Scuola dorata: costi elevati per il ritorno sui banchi, ma gli editori si difendono

Libri, astucci, zaini, diari e tutto il materiale necessario per affrontare in modo completo l’anno scolastico hanno toccato costi proibitivi. Molte famiglie italiane in questi primi giorni del mese di settembre, periodo dell’anno che segna il ritorno di studenti e studentesse sui banchi, saranno chiamate a sborsare cifre decisamente alte.

Soprattutto coloro che cominciano il liceo e la scuola secondaria di secondo grado dovranno far fronte a spese nell’ordine dei 1200-1300 euro. Tale vero e proprio salasso è determinato in larga misura dal prezzo dei libri di testo, quasi ogni anno aggiornati e presentati in versioni nuove, riviste e sempre dal costo importante.

In tal senso l’attacco mosso dai consumatori è proprio diretto agli editori, ritenuti responsabili della stesura dei libri, e accusati di intervenire con piccole modifiche delle proprie edizioni così da poter presentare ogni anno un testo nuovo e aumentare ancora una volta i propri profitti.

Sono intervenuti anche sindacati e associazioni del comparto scuola che invocano l’azione del Governo. Attualmente i fondi destinati al diritto allo studio ammontano a circa 133 milioni di euro, ma la proposta presentata mira ad alzare tale somma portandola a circa 170 milioni.

L’esigenza è quella di intervenire in maniera più snella e rapida per favorire le famiglie più in difficoltà, e far loro pervenire gli aiuti necessari a garantire ai propri figli il diritto ad essere a scuola. L’azione della Maggioranza targata Giorgia Meloni sarebbe già partita, con il sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti insieme ai ministri Giorgetti e Valditara al lavoro per introdurre misure in favore delle famiglie italiane.

La scuola si fa cara: il liceo fino a 1300 euro a studente
La scuola si fa cara: il liceo fino a 1300 euro a studente

Dal canto loro gli editori dei libri scolastici, spesso ritenuti una vera e propria lobby, si difendono. Gli aumenti sul costo dei libri scolastici nell’ultimo anno sarebbero pari al 3.5%, valore sotto l’inflazione del 2023. Il presidente dell’Associazione italiana Editori (AIE), Paolo Tartaglino, usa parole chiare per difendere la categoria:

Il prezzo dei libri di testo è fissato a inizio d’anno e non può variare nel corso dell’anno stesso. I tetti di spesa, bloccati dal 2012 senza tener conto dell’incremento inflattivo e dell’inserimento di nuove materie, fissano l’importo complessivo massimo della spesa per ogni classe di ogni ordine di scuola, oggi inadeguato, con elevato disagio per le istituzioni scolastiche. I numeri testimoniano il senso di responsabilità degli editori in una congiuntura molto difficile, in attesa di un’azione compensativa che ponga attenzione a questo problema

Lamentele arrivano però anche da librerie e cartolibrerie che vedono i propri ricavi ridotti, anche a fronte di un aumento dei prezzi dei libri di scuola. Il problema si presenta dunque annoso e appare ancora lontano da una pronta e proficua soluzione.

La scuola si fa cara: il liceo fino a 1300 euro a studente
La scuola si fa cara: il liceo fino a 1300 euro a studente

Del resto i libri di testo in Italia non sono soggetti a forme di comunicazione pubblicitaria. La scelta viene effettuata dagli insegnanti e dai consigli di istituto delle varie scuole della penisola. La decisone viene presa confrontando i cataloghi delle stesse case editrici o toccando con mano gli esemplari portati a campione agli stessi insegnanti da parte di agenti e promotori editoriali.

Il rischio forte in questo senso è che possano verificarsi legami o convincimenti tali per cui le scelte non sempre siano orientate e legate alla sola bontà del testo. Anche per questo negli ultimi anni erano partite vere e proprie inchieste da parte dell’Antitrust, volte a verificare che l’intero processo seguisse i corretti canali e momenti.

Leggi anche:

Woody Allen a Venezia80: pochi applausi, tanta contestazione

Il comandante della polizia molestato alla festa di Armani

Voci più cercate nell’Enciclopedia della Moda: agosto 2023

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!